(Teleborsa) – Con l’inflazione in continuo calo e l’attività economica debole, la Bank of Canada (BoC) ha opportunamente deciso la scorsa settimana di iniziare ad abbassare il tasso di riferimento, diventando così la prima banca centrale del G7 ad iniziare a normalizzare la politica. L’orientamento monetario rimarrebbe comunque restrittivo per un po’, e l’inasprimento quantitativo dovrebbe continuare, con i titoli che usciranno dal bilancio della BoC man mano che maturano. Lo afferma il Fondo monetario internazionale (FMI).
“Per orientare meglio le aspettative contenendo al contempo la percezione delle indicazioni prospettiche, la BoC potrebbe anche prendere in considerazione un ulteriore rafforzamento del modo in cui comunica regolarmente le sue intenzioni di politica monetaria, anche spiegando quanto velocemente il tasso di riferimento potrebbe tornare neutrale, chiarendo come vede le aspettative del mercato riguardo l’evoluzione del tasso di riferimento, o addirittura – come fatto da molte altre principali banche centrali – pubblicando il suo percorso del tasso di riferimento coerente con le previsioni (le cui modifiche, di trimestre in trimestre, potrebbero aiutare i mercati a comprendere meglio come la BoC reagisce ai nuovi dati)”, si legge nel report.
Tali possibilità, secondo l’FMI, si baserebbero sulle misure già adottate per migliorare la trasparenza, tra cui la pubblicazione di sintesi delle deliberazioni del Consiglio direttivo e lo svolgimento di conferenze stampa dopo ogni riunione programmata.
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