(Teleborsa) –
“Adesso è il momento dell’attuazione dei PNRR nazionali, ma è anche il momento per lanciare l’idea di questa operazione che è stata fatta in condizioni così straordinarie. Non sto dicendo rendiamo più lungo o permanente il Next generation Ue, sto dicendo che il sistema di utilizzare fondi comuni per finanziare beni comuni è una parte ineliminabile di un’Europa più forte di cui tutti stiamo parlando”. Lo ha detto Paolo Gentiloni, commissario Ue all’economia, al Festival internazionale dell’economia di Torino. “Adesso è il momento dell’attuazione, l’impegno per l’attuazione sia fondamentale soprattutto per un paese come il nostro, ma aggiungo che questi 7-8 giorni di campagna elettorale devono essere anche il momento per prenotare un po’ il futuro”, ha proseguito. “Perché se continuiamo a chiacchierare di un’Europa più forte e non gli diamo dei contenuti discriminanti penso che non andiamo lontani. E uno dei contenuti discriminanti è questa esperienza straordinaria che, con altre modalità, deve continuare, e chi dice più Europa deve impegnarsi verso questa direzione, chi vuole meno Europa ha un’altra ovviamente del futuro che ci aspetta”
Sul PNRR, ” non so onestamente se fosse toccato a me se avrei scelto il modello italiano o il modello spagnolo, non lo saprei dire, sta di fatto che dobbiamo lavorare. Non accontentiamoci delle tabelle di marcia, non diciamo ‘siamo in regola con le tabelle di marcia’ come se Bruxelles fosse un cronometro e se tu sei d’accordo con quel cronometro hai risolto tutti i problemi”. “Sappiamo che realizzare gli investimenti e le riforme che questi grandi piani richiedono è una sfida molto complicata”, sottolinea Gentiloni. “È un’occasione – ha proseguito -, non sottovalutiamo l’enorme massa di lavori che c’è da fare per le infrastrutture, per modernizzazione le scuole, i trasporti, e accanto agli investimenti non ci dimentichiamo la parte riforme, che da noi quasi sempre è altrettanto importante, se non la parte più difficile. C’è molto, molto da fare”.
Nel campo dell’intelligenza artificiale, “penso che la vera sfida sia in che modo diamo un contributo di politiche attive del lavoro per evitare che il tasso di sostituzione del lavoro diventi una bomba innescata sulle nostre società, perché credo che è l’ultima cosa che possiamo permetterci”. “Come sempre credo che ci voglia un certo equilibrio nel valutare anche l’impatto dell’intelligenza artificiale, cioè da una parte ci sono grandissime opportunità e dall’altra ci sono delle sfide, dei rischi”, citando appunto la sfida occupazionale rispetto alla quale è ancora presto per dare giudizi.
Sull’invasione russa dell’Ucraina “ci vuole la forza dell’Europa se vogliamo conquistare la pace, e per questo mi auguro una coerenza da parte delle forze di governo italiane e anche delle forze di opposizione. il ruolo dell’Italia è insostituibile da questo punto di vista”, ha concluso,