(Teleborsa) – , gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il primo trimestre 2024 con ricavi pari a 858,1 milioni di euro, in aumento di 145,6 milioni di euro (+20,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2023. Tale risultato è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate grazie all’incremento del WACC (Weighted Average Cost of Capital) riconosciuto per il 2024 e all’ampliamento della base asset regolata (RAB) del periodo e degli ammortamenti riconosciuti.
L’EBITDA si attesta a 627,9 milioni di euro, in crescita di 127,9 milioni di euro rispetto ai 500,0 milioni di euro dei primi tre mesi del 2023 (+25,6%), per un miglior risultato delle Attività Regolate dovuto sia all’incremento dei ricavi che a una significativa riduzione degli OpEx, che conferma la capacità dell’azienda di mantenere la struttura dei costi sotto controllo. L’utile netto è pari a 268,2 milioni di euro, in crescita di 68 milioni di euro (+34,0%) rispetto ai 200,2 milioni di euro del primo trimestre del 2023.
“I risultati del primo trimestre evidenziano che, al record relativo alla crescita degli investimenti, si sono accompagnate robuste performance di tutti gli indicatori economici – ha dichiarato l’AD Giuseppina Di Foggia – I risultati del trimestre dimostrano ancora una volta l’eccellenza delle nostre persone nel creare valore per Terna e per i suoi stakeholder, rafforzando il ruolo strategico del Gruppo al servizio del Paese”.
“I dati confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta nell’esecuzione del nuovo Piano Industriale 2024-2028 che ci vedrà realizzare i più alti investimenti della storia di Terna, pari a 16,5 miliardi di euro – ha aggiunto – Il nostro forte impegno, unito a una visione più ampia che ci siamo dati con il nuovo Piano, ci permetterà di sostenere e promuovere una transizione energetica e digitale che sia anche un processo giusto, inclusivo e attento ai possibili impatti su tutti i soggetti con cui operiamo: lavoratori, comunità locali e fornitori”.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 10.587,0 milioni di euro, rispetto ai 10.494,3 milioni di euro di fine 2023, a supporto della importante crescita degli investimenti per lo sviluppo di un sistema elettrico sempre più efficiente.
Gli investimenti complessivi effettuati dal gruppo nel periodo sono pari a 482,7 milioni di euro, in forte crescita (+53,3%) rispetto ai 314,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023.