(Teleborsa) – “La composizione negoziata può essere uno strumento importante per favorire le imprese, laddove necessita una ristrutturazione aziendale che possa anticipare quelle che sono le procedure concorsuali, trovando un nuovo assetto che possa permettere alle stesse di trovare una nuova stabilità economica, andando a stralciare quelli che sono i debiti sia tributari che con i fornitori e molto spesso con le banche. In questo modo è possibile permettere quindi a un’impresa in crisi di rinascere e sistemare quella che è una situazione problematica, ma che ha comunque uno sbocco positivo in questo momento”. Lo ha dichiarato Matteo De Lise, presidente Aiecc, nel corso del convegno “Le misure protettive e cautelari nella composizione negoziata”, promosso dall‘Associazione italiana Esperti Composizione Crisi in collaborazione con Università Mercatorum.
“Il ruolo dei commercialisti è centrale in questa procedura – ha aggiunto De Lise – in quanto noi stessi ormai siamo diventati manager d’impresa. Le capacità di lettura del bilancio e di interpretazione della norma molto spesso riescono a fare la differenza. I commercialisti che vivono quotidianamente le realtà economiche dei propri clienti possono, attraverso questo strumento, indirizzare le imprese verso una nuova prospettiva di sviluppo e di una ristrutturazione di tutto quello che è il debito passato ed incagliato”.
La richiesta di correttivi urgenti arriva da Gianpiero Scoppa, presidente della sezione Procedure concorsuali del Tribunale di Napoli. “Attendiamo che la composizione negoziata – ha detto Scoppa – entri realmente a regime in tempi brevi, perché queste prime esperienze non sono state particolarmente incoraggianti. L’ultimo trimestre, secondo la relazione di Unione Camere, ci sta dando qualche segnale incoraggiante perché sono aumentate le stanze di composizione negoziata, anche se sono ancora modesti gli esiti di queste procedure. Solamente il 18% delle domande hanno avuto un esito positivo e hanno determinato uno sbocco risolutivo della crisi. Ci auguriamo che quanto prima, anche attraverso gli interventi collettivi che sono stati annunciati, potremmo avere uno strumento normativo effettivamente efficace per la risoluzione della crisi delle imprese”.
L’importanza del confronto tra professionisti e magistratura è stata sottolineata da Enrico Quaranta, presidente della sezione Procedure concorsuali del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. “Il confronto tra magistratura e professionisti rispetto a quello che è uno strumento introdotto dal Codice della crisi, e anche prima dal cosiddetto decreto legge Pagni, – ha affermato Quaranta – è fondamentale visto che si parla di risanamento delle imprese. Si tratta di strumenti legislativi diretti a garantire, ove possibile, la continuità dell’azienda e la stabilità dei livelli occupazionali. Tutta materia che richiede necessariamente un confronto tra quelli che sono i vari protagonisti, quindi non solo la magistratura ma anche l’avvocatura, l’ordine dei commercialisti e tutti coloro che possono essere utili alla realizzazione degli obiettivi previsti dalla legge”.
“In questo contesto di norme che si susseguono, il confronto – ha sottolineato Livia De Gennaro, magistrato della sezione Procedure concorsuali del Tribunale di Napoli – diventa vitale, non soltanto tra teorie, tra i vari orientamenti, ma soprattutto nelle prassi applicative che possono essere diverse. Aspettiamo la bozza dei correttivi, che vedrà probabilmente la luce tra qualche mese, poichè avrà delle incidenze importanti che consentiranno la transazione fiscale nell’ambito della composizione negoziata. Ci sono anche delle norme che riguardano le misure protettive e quelle cautelari. Modifiche anche per la posizione delle banche e dell’Agenzia delle Entrate, interlocutore significativo fondamentale per la buona riuscita della composizione negoziale e quindi per l’esito favorevole delle trattative”.
Tesi ribadita da Marco Pugliese, magistrato della sezione Procedure concorsuali del Tribunale di Napoli. “L’applicazione del nuovo Codice della crisi d’impresa, proprio mentre sta per entrare in vigore un nuovo correttivo nella composizione negoziale della crisi, – ha detto Pugliese – si porterà dietro una serie di novità che metteranno a dura prova l’interprete rispetto all’applicazione delle regole. E’ importante per avvocati e commercialisti confrontarsi con i magistrati che operano sul territorio”.
L’importanza della formazione è stata evidenziata da Vincenzo Piccirillo, presidente dell’Unione Giovani commercialisti partenopei. “Stiamo cercando di collaborare – ha detto Piccirillo – individuando soluzioni efficaci per aiutare le imprese a superare la momentanea crisi economica. L’approfondimento e la formazione sono alla base della nostra attività di professionisti per ottenere risultati soddisfacenti e per l’impatto sociale che queste misure comportano”.