(Teleborsa) – , healthcare biotech company quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari a 66.208 euro, in calo dai 138.437 euro del 2022, con una contrazione interamente dovuta alla riduzione delle royalties del business con il Gruppo Menarini. L’EBITDA consolidato realizzato nel 2023 è risultato negativo per 2.142.180 euro ed è riconducibile all’EBITDA conseguito da UBM; il calo rispetto al 2022 è ascrivibile all’incremento dei costi operativi sopra dettagliato ed alla forte contrazione del valore della produzione.
L’esercizio 2023 si chiude con una perdita di gruppo di 4.796.847 euro e risente, oltre a quanto sopra esposto in relazione all’EBITDA, dell’incremento degli ammortamenti annui che passano da 319.639 euro del 2022 a 2.654.340 euro del 2023 per effetto dell’integrazione con Hyris che ha comportato la rilevazione contabile dell’ammortamento dell’avviamento per l’intero anno 2023.
La posizione finanziaria netta del Gruppo UBM al 31 dicembre 2023 risulta positiva (cassa netta) per 2.297.714 euro. Tale dato comprende la posizione finanziaria netta negativa della neo acquisita Hyris ltd e delle sue controllate pari a 12.117 euro; nel corso dell’esercizio 2023, UBM ha registrato una contrazione delle disponibilità liquide rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto delle uscite di periodo concentrate nell’ultima parte dell’anno per il completamento dell’operazione di reverse takeover.
Gli amministratori hanno redatto il bilancio non ravvisando rischi in merito al presupposto della continuità aziendale, per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio, attesi i prevedibili sviluppi industriali e data la consistenza finanziaria e patrimoniale a disposizione della società.