(Teleborsa) – Banca Akros ha incrementato a 13 euro per azione (dai precedenti 10 euro) il target price su , società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, migliorando anche la raccomandazione sul titolo a “Buy” da “Neutral”.
Gli analisti fanno notare che, alla fine del 2023, la società ha riportato un backlog per quanto riguarda la propulsione tattica di 250 milioni di euro, fornendo cinque anni di visibilità. Ciò rappresenta il 18% del portafoglio ordini totale al 2023 di 1,36 miliardi. Tuttavia, con molti ordini recentemente annunciati, tra Francia, Italia, Regno Unito e Polonia, l’aspettativa è che la propulsione tattica raggiunga almeno 112 milioni di euro di vendite entro il 2026 (46 milioni di euro nel 2023) e oltre negli anni successivi, con un margine EBITDA del 20%
Le nuove previsioni di Banca Akros presuppongono dati 2024 in linea con la parte alta della guidance della società in quanto a redditività, pari a 21-26 milioni di euro (margine del 6,7%), che includono ancora costi aggiuntivi (7 milioni di euro) sulle attività spaziali per il ritorno al volo di VEGA.
A giugno/luglio 2024 e alla fine del 2024, rispettivamente, Ariane 6 e VEGA C dovrebbero volare. In caso di successo, ciò dovrebbe aprire la strada nel 2025/2026, insieme a un’ulteriore crescita della propulsione tattica, a un’accelerazione materiale degli utili con, entro il 2026, circa 45 milioni di euro di EBITDA (margine dell’8,9%). Per quanto riguarda la liquidità netta, il broker si aspetta che la società rimanga sempre in territorio positivo nel corso degli anni, anche se con un livello inferiore rispetto ai 76 milioni di euro registrati nel 2023.
“I rischi legati all’esecuzione delle attività spaziali restano elevati e la redditività complessiva è bassa – si legge nella ricerca – Ma da una prospettiva storica, Avio stava realizzando al picco circa 43 milioni di euro di EBITDA nel 2019 a cui dovremmo ora aggiungere l’espansione della propulsione tattica e il maggiore backlog per un potenziale EBITDA di almeno 60-70 milioni di euro. Non dovrebbero esserci ragioni per cui, una volta ripristinata l’affidabilità delle attività spaziali, Avio non raggiunga progressivamente quel tipo di redditività assoluta”.