(Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, è tornato a parlare dei lavori per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina ribadendo la centralità di un progetto che, sottolinea, “avrà una copertura finanziaria dall’inizio per tutto l’importo e quindi non dovrà ogni anno aspettare che vengano assegnate risorse”.
“Il mio obiettivo è di aprire i cantieri entro il 2024 dopo 53 anni”. La società stretto di Messina – ha proseguito – è nata per legge nel dicembre 1971. E’ il ponte più studiato”.
Quanto alle polemiche in merito alle prove sismiche e per il vento legate al progetto, “nel comitato tecnico scientifico indipendente, c’è anche la direttrice a Milano della galleria del vento, Sara Muggiasca. Il ponte è stato già testato negli anni 2000 nella galleria del vento. Se il comitato tecnico scientifico ha dato il parere favorevole al progetto all’unanimità con alcune raccomandazioni, sostenere che facciamo un ponte che non resiste al vento è demenziale. Ho imparato che più alte sono le infrastrutture più resistenti sono ai terremoti. È stato tutto studiato“, ha spiegato Salvini dopo il botta e risposta dei giorni scorsi con il deputato di Allenza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
Nella replica a un’interrogazione al ministro sulle obbligazioni contrattuali poste a carico della società Stretto di Messina nel caso di aumento dei costi e di ritardi nell’esecuzione del Ponte sullo Stretto, Bonelli aveva imputato al ministro una fretta eccessiva nella realizzazione dell’opera. “Lei è spregiudicato Signor ministro – ha detto Bonelli -. Lei deve fermarsi a ragionare per il bene degli italiani”. In sede di risposta a una successiva interrogazione, Salvini ha voluto replicare a Bonelli, scatenando le proteste della sinistra perché i regolamenti non lo consentono. “Qualcuno lascia presupporre che il Governo costruisca un ponte destinato a crollare. È semplicemente folle”, aveva chiosato il Ministro.