(Teleborsa) – Tecnologia italiana e un investimento da 200 milioni di dollari per il nuovo stabilimento da 100mila metri quadri in fase di costruzione ad Abu-Dhabi per la produzione di profilati di alluminio, essenziali per l’industria fotovoltaica e per quella dei veicoli elettrici. L’Italia conferma quindi il proprio primato nel settore delle macchine industriali e riesce ad avere la meglio su produttori meno costosi, ma di qualità decisamente inferiore.
“Il processo industriale richiede precisione e affidabilità e su questo i macchinari made in Italy non temono confronti. L’attenzione al dettaglio e la cura nel fornire soluzioni taylor-made contraddistingue i prodotti italiani e fa sì che siano preferiti rispetto ad altre soluzioni più economiche”, spiega Francesco Cipriano, head of operations di I-FT per gli Emirati. “I fornitori italiani hanno dimostrato pronta reattività e un atteggiamento problem-solving che su altri produttori, anche più grandi, è difficile trovare – aggiunge Cipriano – una conferma che il sistema delle PMI italiano compensa in ingegno e spirito d’adattamento quello che manca a livello di soglia dimensionale”.
Una volta arrivato a regime, lo stabilimento produrrà 28mila tonnellate di profilati di alluminio, utilizzando per il 60% alluminio riciclato. “L’investimento in Kings Aluminum è stata una sfida per dimensioni, complessità e tempistiche, ma il nostro team era molto motivato a portarlo a termine per dare il contributo di A&A nella lotta al climate change. Infatti lo stabilimento, che sarà operativo ad inizio 2025, utilizzerà 17.500 tonnellate di alluminio riciclato all’anno, evitando l’immissione in atmosfera di 150.000 tonnellate di CO2 all’anno, equivalenti alle emissioni di CO2 prodotte da 1,5 milioni di autoveicoli per coprire una distanza di 500 km” conclude Robin Philips, CEO di A&A Associates.
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