(Teleborsa) – ha incrementato a 3,20 euro per azione (+53%) il target price su , società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo ), confermando il giudizio sul titolo a “Buy“. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha sottoscritto col private equity US Pacific Avenue Capital Partners una put option (con impegni unilaterali, incondizionati e irrevocabili), che prevede la cessione della divisione Filtri.
Gli analisti parlano di “deal molto positivo“, in quanto: l’equity value dei Filtri è pari a 1.4x dell’intera market cap; rimuove qualunque preoccupazione sulla struttura finanziaria, comunque già molto migliorata negli ultimi 3 anni: pagando metà dell’incasso in dividendi il FY23 debt to EBITDA nel nuovo perimetro sarebbe 0.4-0.5x; esce dal business più esposto al rischio della transizione verso l’elettrico (90% per ICE); risveglia ipotesi speculative relative alla cessione delle restanti 2 divisioni anche se nel breve dovrebbero prevalere considerazioni di rilancio e sviluppo industriale.
Gli aspetti negativi sono che i filtri avevano il FCF più elevato, nel nuovo perimetro l’AM è quasi azzerato e il peso di sul fatturato dovrebbe aumentare a oltre il 20%.
Il broker ha anche aumentato a 0,70 euro per azione (+13%) il target price su (che controlla Sogefi col 55,6% del capitale), confermando il “Buy“, in quanto: beneficia della rivalutazione di Sogefi (ai prezzi di venerdì valeva il 16% del NAV, quindi ogni +10% di Sogefi, il NAV aumenta dell’1,6%), rafforza ulteriormente la struttura finanziaria considerando che circa metà dell’incasso verrà distribuita come dividendo (ipotesi di 1,5 euro per azione, di cui 0,2 ordinario e 1,3 legato alla cessione).
Gli analisti ritengono anche che il deal di Sogefi faccia tornare d’attualità lo scenario preso spesso in considerazione nel passato per CIR: reshuffle del portafoglio tramite: il ridimensionamento di Sogefi (vendita o distribuzione di azioni); il riacquisto delle minorities di KOS (40,2%) dal fondo di private equity F2i per trasformare CIR da holding a puro player nelle residenze per anziani, beneficiando dell’azzeramento dello sconto holding.