(Teleborsa) – “Gli incentivi all’auto sono pianificati perché si dirigano principalmente sui veicoli che possono essere prodotti nel nostro paese” e “in Europa siamo riusciti a far modificare il regolamento Euro7, la richiesta principale di Stellantis per investire in Italia”.
Per questi due motivi, “ci aspettiamo ora aumenti significativi della produzione nazionale di auto”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, alla trasmissione “Il Rosso e il nero” di Rai Radio 1.
“Per l’auto non diamo aiuti economici a singole aziende – ha detto ancora il ministro -. Possiamo realizzare un nuovo e straordinario piano di incentivi, con risorse maggiori, che quest’anno sono quasi 1 miliardo di euro”. I criteri degli aiuti secondo Urso sono tre: oltre che sostenere le auto prodotte in Italia, ha spiegato, “diamo più risorse a chi rottama le auto più inquinanti e a chi ha i redditi più bassi, con incentivi fino a 13.750 euro”.
“Il problema è come aumentare la produzione nazionale di auto – ha concluso Urso -. Negli ultimi dieci anni c’è stata una riduzione della capacità produttiva. Ma proprio ieri Tavares (ad di Stellantis) ha detto che potrebbe cambiare i progetti di Stellantis, per arrivare nei prossimi anni a 1 milione di veicoli prodotti in Italia (all’anno, ndr).
“Nel 2023 la produzione di Stellantis in Italia è aumentata del +9,6% a 752mila veicoli, quella dei componenti del +10,5%. Abbiamo la capacità per raggiungere 1 milione di veicoli al 2030 e forse anche prima se la produzione continuerà a crescere del 10% l’anno“, ha infatti detto nelle scorse ore il ceo di Stellantis Carlos Tavares in un incontro stampa sui conti 2023. “Nel 2023 abbiamo fatto un primo passo significativo. Voglio congratularmi con tutti i dipendenti italiani per l’impegno e il contributo ai risultati record del gruppo – ha sottolineato Tavares –. Il 63% della produzione italiana viene esportata. Stellantis è un grande contributore della bilancia commerciale del Paese”.