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USA, UniCredit: forti buste paga potrebbero ritardare, e non fermare, tagli dei tassi

(Teleborsa) – La crescita eccezionale dell’occupazione statunitense a gennaio 2024 e le revisioni al rialzo dell’incremento occupazionale nei mesi scorsi fanno sì che il mercato del lavoro statunitense appaia ora “ancora più resiliente di quanto si pensasse in precedenza“. Lo osservano gli economisti di , ricordando che l’economia ha aggiunto ben 353.000 posti di lavoro a gennaio, il numero più alto in un anno, e ben al di sopra dei circa 100.000 posti di lavoro che sarebbero necessari semplicemente per tenere il passo con la crescita della popolazione.

Il comunicato odierno sull’occupazione “concede probabilmente alla Fed un po’ più di tempo prima di tagliare i tassi (ci aspettiamo ancora il primo taglio a giugno, leggermente più tardi di quanto si aspettano i mercati), ma a nostro avviso non porterà la Fed a un ripensamento completo del programma di tagli”, si legge in una nota firmata da Daniel Vernazza, Chief International Economist di UniCredit.

Secondo l’esperto, in primis la Fed sarà guidata da misure di capacità inutilizzata nel mercato del lavoro e dalla crescita dei salari. In secondo luogo, il presidente della Fed Jerome Powell, parlando alla conferenza stampa post-FOMC lo scorso mercoledì, ha affermato che un forte mercato del lavoro non impedirebbe loro di tagliare i tassi poiché l’inflazione core è diminuita drasticamente nonostante la forte attività economica e l’occupazione. Ha indicato che solo se l’occupazione dovesse vacillare ciò influenzerebbe i tempi e il ritmo dei tagli dei tassi.

(Foto: @ Shutterstock)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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