(Teleborsa) – Il Governo intende “ragionare sulle ricadute sul lavoro e le tutele” in materia di sicurezza in relazione ai processi in corso su transizione digitale e l’impatto dell’intelligenza artificiale. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in audizione al Senato in commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro.
Secondo Calderone è necessario confrontarsi su come utilizzare l’intelligenza artificiale “per rendere più sicuri gli ambienti di lavoro e le attività lavorative. Non dobbiamo declinare il tema in termini di distruzione del lavoro umano – ha sottolineato – è importate capire in che modo può essere d’ausilio ai temi trattati. Il tema dell’impatto sul lavoro e sulla sicurezza sarà oggetto del G7 lavoro dall’11 al 13 settembre”. Ma sarà oggetto anche di tutte le attività preparatorie e “interesserà, come detto dal presidente del consiglio (Giorgia Meloni, ndr), il vertice dei capi di Stato e di governo a maggio e le ministeriali”, ha aggiunto. Su questo tema e sui cambiamenti del mondo del lavoro “c’è non solo un’attenzione specifica del ministero – ha concluso Calderone – ma la necessità di un’interlocuzione importante
Quanto alla formazione preventiva in tema di sicurezza sul lavoro è “importantissima” e noi “sosteniamo che diventi legge l’obbligo di insegnamento delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro all’interno dei percorsi scolastici. Crediamo che sia importante che i giovani possano fare un’esperienza di contatto con il mondo del lavoro prima di finire il percorso formativo”.
Il Ministro ha anche riferito che tra gennaio e novembre 2023 c’è stata una “riduzione” degli infortuni sul lavoro, compreso quelli mortali, rispetto agli stessi undici mesi dell’anno precedente. Tuttavia, per quanto riguarda gli infortuni in itinere “c’è una maggiore incidenza data da una maggiore mobilità dei lavoratori dopo la stagione delle chiusure del Covid”.