(Teleborsa) – Da oggi è di nuovo possibile per le concessionarie effettuare prenotazioni per l’incentivo Ecobonus in base ai criteri fissati già nel passato e in attesa delle nuove modalità alle quali il ministero delle Imprese del Made in Italy sta lavorando. Da questa mattina è infatti possibile inserire sulla piattaforma Ecobonus le prenotazioni per i contributi per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e – L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali).
Il ministero delle Imprese e made in Italy ha comunque sottolineato che è a lavoro sulle modifiche del decreto vigente, al fine di migliorare l’incentivo, tenendo conto dell’andamento del mercato e delle esigenze dei consumatori. Lo stanziamento totale messo a disposizione per il 2024 è pari a euro 610 milioni, più i residui non spesi nel 2022 pari a circa 300-380 milioni. Il contributo viene riconosciuto come minor prezzo praticato dal concessionario in fattura al momento dell’acquisto.
In base alle indicazioni fornite dal governo finora, con il nuovo pacchetto di incentivi allo studio del Ministero chi comprerà un’auto elettrica avrà un incentivo fino a 13.750 euro se ha un reddito familiare inferiore ai 30.000 euro e rottamerà una macchina tra Euro 0 e Euro 2. Per chi ha un reddito più alto il bonus sarà di 11.000 euro. Si attende però il dpcm che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane tra gennaio e febbraio. Per questo nel frattempo saranno in vigore i “vecchi” incentivi.
Le principali novità previste sono il potenziamento significativo del livello degli incentivi, soprattutto per l’elettrico, la differenziazione dei contributi a seconda della classe di euro della vettura rottamata: il contributo è maggiore se si rottama un’auto fra Euro 0 e Euro 2, la reintroduzione della maggiorazione del contributo per le famiglie con Isee basso (in vigore solo nel 2022), l’introduzione degli incentivi alle persone giuridiche, a eccezione dei concessionari auto (prima il contributo era previsto solo per le imprese di car sharing ed era dimezzato per le imprese di autonoleggio), il raddoppio del contributo previsto per i taxi e Ncc dal Decreto Asset.
Chi non ha un’auto da rottamare avrà un contributo di 6.000 euro che sale a 7.500 con Isee sotto i 30.000 euro. Chi rottama un Euro 3 avrà sulla base del reddito fino a 12.500 euro di sconto. Lo stesso meccanismo vale per le ibride plug-in, mentre per le auto termiche (fascia emissioni 61-135 grammi) l’incentivo sarà tra 1.500 e 3.000 euro e scatterà solo se si rottama (non ci saranno incrementi sulla base del reddito).
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