(Teleborsa) – Nel 2022, l’Unione europea ha importato 397.000 tonnellate di spezie da paesi extra-UE, con la Cina che è stata la principale fonte di spezie, contribuendo per il 38% al totale delle importazioni di spezie nell’UE. Lo comunica l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, in un report sul tema.
La spezia più importata è stata lo zenzero con 122.900 tonnellate, seguita dalla paprika (109.800 tonnellate) e dal pepe (62.900 tonnellate). La Cina è stato il principale paese d’origine dello zenzero (54%) e della paprika (72%), mentre il pepe è stato importato principalmente dal Vietnam (56%).
Le importazioni di cannella (16.200 tonnellate) si sono classificate al quarto posto, con più di un terzo proveniente dall’Indonesia (37%). La curcuma (15.800 tonnellate) occupa la quinta posizione tra le spezie più importate, con la maggior parte delle importazioni provenienti dall’India (77%). Per quanto riguarda l’anice e le spezie affini (13.600 tonnellate), l’Egitto (34%) è stato il principale fornitore.
I semi di cumino (9.600 tonnellate) provenivano in gran parte dall’India (72%), seguiti dai semi di coriandolo (9.500 tonnellate), metà dei quali importati dalla Russia (50%) e dalla noce moscata (4.400 tonnellate), importata prevalentemente dall’Indonesia (72%).
Rispetto al 2012, il peso delle spezie importate dai Paesi extra-Ue è aumentato del 57%. Le importazioni dell’UE di zenzero e curcuma sono più che raddoppiate (+149% e +142% rispettivamente), registrando l’aumento maggiore tra le spezie più scambiate. Solo le importazioni di noce moscata sono diminuite del -4% dal 2012.
(Foto: Merve Sehirli Nasir on Unsplash)