(Teleborsa) – Wall Street si muove in maniera contrastata, dopo che quella che è definita “la misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve” è aumentata a un ritmo più lento a ottobre, sostenendo la narrativa secondo cui l’aggressiva campagna di rialzi dei tassi di interesse attuata dalla banca centrale statunitense sta funzionando nel frenare la crescita dei prezzi.
Scendendo nel dettaglio dei dati comunicati dal Bureau of Economic Analysis, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, escludendo le componenti volatili di cibo ed energia, è aumentato dello 0,2% su banse mensile e del 3,5% su base annuale, centrando le aspettative del mercato.
Sempre sul fronte macroeconomico, le richieste ricorrenti di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono balzate al livello più alto in circa due anni, evidenziando un raffreddamento del mercato del lavoro.
Guardando ai principali indici, il mostra una plusvalenza dello 0,73%, proseguendo la serie positiva iniziata martedì scorso, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’ (), che si posiziona a 4.544 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Negativo il (-0,75%); con analoga direzione, sotto la parità l’, che mostra un calo dello 0,32%.
(+0,73%), (+0,53%) e (+0,47%) in buona luce sul listino S&P 500. Nella parte bassa della classifica dell’S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti (-1,56%), (-0,59%) e (-0,52%).
Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, (+6,54%), (+2,61%), (+1,63%) e (+1,51%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su , che prosegue le contrattazioni a -0,98%. Piccola perdita per , che scambia con un -0,75%. Tentenna , che cede lo 0,62%.
Sostanzialmente debole , che registra una flessione dello 0,61%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq, (+3,00%), (+1,29%), (+1,23%) e (+1,18%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su , che ottiene -3,00%. scende del 2,99%. Calo deciso per , che segna un -2,98%. Sotto pressione , con un forte ribasso del 2,70%.