(Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di a “BBB” con outlook stabile. Fitch ha inoltre confermato il Viability Rating (VR) di Credem a ‘bbb’. Gli analisti dell’agenzia scrivono che i rating di Credem riflettono principalmente la sua posizione di mercato come banca second-tier in Italia, sebbene il suo modello di business abbastanza diversificato e la qualità degli attivi superiore alla media abbiano portato a una generazione di utili più stabile rispetto alla maggior parte dei peer negli ultimi dieci anni.
Inoltre, la banca emiliana ha tradizionalmente integrato le attività commerciali tradizionali con attività di gestione patrimoniale, assicurazioni e prestiti specializzati (factoring, leasing e credito al consumo), determinando un mix di ricavi più diversificato rispetto alla maggior parte delle banche nazionali di medie dimensioni.
L’esposizione ai rischi di mercato viene descritta come gestibile e adeguatamente tenuta sotto controllo. Tuttavia, la sua propensione al rischio sovrano italiano è superiore a quella delle banche nazionali con rating simile, il che aumenta il rischio di concentrazione, sebbene il rischio di tasso di interesse sia ben gestito sul portafoglio obbligazionario della banca.
Il rapporto crediti deteriorati di Credem, pari al 2,1% a fine giugno 2023, è tra i più bassi a livello nazionale e si confronta bene con le medie europee. Anche la copertura dei crediti deteriorati pari al 67% è adeguata. “Ci aspettiamo che la percentuale dei prestiti deteriorati aumenti leggermente nei prossimi due anni a causa del rallentamento economico e delle pressioni sull’accessibilità del debito, ma che rimanga ben al di sotto dei picchi passati e facilmente gestibile”, si legge nel report.
Fitch crede che la redditività abbia raggiunto il picco ciclico. L’NII probabilmente diminuirà nei prossimi due anni poiché si prevede che i tassi di interesse di mercato diminuiranno mentre la remunerazione dei depositi, che è in ritardo rispetto ai tassi di mercato, probabilmente aumenterà leggermente. La redditività di Credem dovrebbe comunque stabilizzarsi su livelli strutturalmente superiori a quelli dell’ultimo decennio e continuare ad essere sostenuta dalla diversificazione delle attività della banca, purché i tassi di interesse rimangano stabilmente al di sopra dei minimi storici.