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BCE: vietare pratiche “no cash”, pagamento in contanti sia sempre garantito

(Teleborsa) – La Banca centrale europea (BCE) sollecita i legislatori dell’UE ha introdurre un divieto esplicito dell’esclusione unilaterale del contante da parte delle imprese al momento del pagamento da parte dei consumatori, sostenendo che sia necessario salvaguardare lo status di corso legale delle banconote e monete in euro, in particolare alla luce del calo dell’accettazione del contante in tutta l’Eurozona.

È quanto emerge da una risposta, firmata dalla presidente Christine Lagarde, alle richieste di parere sul tema arrivate negli scorsi mesi dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea, e riguardanti una proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul corso legale delle banconote e delle monete in euro.

Nel documento viene fatto notare che, nonostante la digitalizzazione dell’economia dell’Unione e il crescente utilizzo di mezzi di pagamento elettronici, il contante continua a svolgere un ruolo importante nella società. “La possibilità di pagare in contanti resta particolarmente importante per alcuni gruppi della società che, per vari motivi legittimi, potrebbero preferire l’uso del contante piuttosto che altri mezzi di pagamento o non avere accesso ai servizi bancari e ai mezzi di pagamento elettronici – si legge – Questi gruppi includono cittadini disabili, immigrati, cittadini socialmente vulnerabili, anziani, minori e altri con accesso limitato o nullo ai servizi di pagamento digitale”.

Inoltre, la BCE spiega che il contante è utile come strumento di pagamento perché è “ampiamente accettato, veloce e facilita il controllo sulla spesa del pagatore”. Inoltre, è attualmente l’unico strumento di pagamento che consente ai cittadini di regolare una transazione in moneta di banca centrale, che viene regolata anche istantaneamente, garantendo nel contempo la privacy.

La BCE condivide quindi le preoccupazioni espresse nella proposta di regolamento riguardo alle “esclusioni unilaterali ex ante del contante” da parte di rivenditori o fornitori di servizi, in quanto il diffondersi di tali situazioni comprometterebbe “gravemente” il corso legale delle banconote e delle monete in euro.

Secondo l’istituzione di Francoforte, “una nuova disposizione dovrebbe essere inclusa nella proposta di regolamento per indicare chiaramente che le esclusioni unilaterali ex ante del contante sono vietate“.

La BCE suggerisce inoltre di modificare la definizione di esclusione unilaterale ex ante del contante nella proposta di regolamento per chiarire che include le pratiche “no cash” (ad esempio i cartelli “no cash” all’ingresso dei negozi o nei punti vendita) nonché le clausole contrattuali che non sono state negoziate individualmente (ad esempio contratti standard pre-formulati).


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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