(Teleborsa) – Il primo obiettivo è combattere le reti di trafficanti di migranti: lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del vertice Ue di Granada spiegando che la percezione del Patto della migrazione tra Italia, Polonia e Ungheria è “diversa per una questione soprattutto geografica”, con riferimento al no di Varsavia e Budapest al capitolo migrazione della dichiarazione finale.
“Abbiamo votato il Patto perché le nuove regole sono migliori delle precedenti ma io non ho portato questa priorità, è il dibattito di una vecchia percezione, la posizione nostra è diversa da Polonia e Ungheria per una questione geografica. Loro capiscono la posizione italiana, la loro posizione la comprendo perfettamente e non pregiudica il nostro lavoro”, ha proseguito.
Interpellata sulla posizione della Germania, Meloni ha spiegato che Olaf Scholz sostiene la strategia di cooperazione con i Paesi nordafricani per contrastare la migrazione. “Il cancelliere tedesco Scholz è consapevole che la strategia italiana è l’unica che può essere efficace: a me ha detto che bisogna andare avanti con questo lavoro in Tunisia. Tutti ci dicono che il lavoro con Tunisi deve essere replicato con altri Paesi del Nord Africa e non solo”, ha aggiunto.
Dal canto suo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sottolineato come con la premier italiana Giorgia Meloni “abbiamo parlato spesso”, anche oggi: “Si tratta di conversazioni molto intense in cui abbiamo trovato una comprensione molto pragmatica. Siamo entrambi molto contenti di essere riusciti a trovare l’ultimo elemento fondamentale del diritto europeo in materia di asilo. La riforma è diventata possibile”, ha detto nella conferenza stampa al termine del vertice a Granada.