(Teleborsa) – Le cedole minime comunicate oggi dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) del 4,10% per i primi 3 anni e 4,50% per i successivi due anni, “portano ad un tasso complessivo a scadenza (tenendo in considerazione anche il premio di fedeltà a scadenza dello 0,5%) sostanzialmente superiore rispetto al tasso attuale del BTP a 5 anni (4,21%) di circa 15 pb“. Lo scrive Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di , in vista della seconda emissione del BTP Valore.
“Il meccanismo di rialzo della cedola (cosiddetto step-up) presenta un gradino non troppo ripido, che verosimilmente tiene conto anche dei recenti forti rialzi dei tassi su scala globale, accompagnati da una crescente volatilità dello spread – afferma l’esperto – Le turbolenze dei tassi al rialzo potrebbero infatti portare i potenziali investitori a essere maggiormente focalizzati sul livello della prima cedola rispetto al livello della seconda, essendo quest’ultima più lontana nel tempo”.
Secondo Cesarano, il BTP valore “si colloca in un contesto di tassi al rialzo su scala globale, soprattutto per il marcato aumento dell’offerta di bond governativi e corporate negli USA, in vista di deficit pubblici crescenti. I livelli fin qui raggiunti dai tassi, in un contesto di rallentamento dell’economia (cui potrebbero accodarsi anche gli USA dal quarto trimestre) e di banche centrali inclini a non rialzare eccessivamente i tassi di riferimento, quanto piuttosto mantenerli fermi più lungo, potrebbero rappresentare un picco dopo la lunga fase rialzista innescata dall’elevata inflazione”.