(Teleborsa) – “Rendiamo più veloci le espulsioni degli immigrati irregolari pericolosi, introduciamo la piena tutela per tutte le donne e manteniamo quella per i minori ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull’età reale”.
Con queste parole la premier Giorgia Meloni sintetizza il perimetro fissato dal decreto su immigrazione e sicurezza approvato ieri in CdM, rintuzzando le polemiche arrivate da più parti – Garante per l’infanzia in testa – relative ad alcune misure introdotte sui minori soli, in primis la possibilità di ospitare i 16enni nei centri ordinari e non esclusivamente nelle strutture appositamente dedicate alla loro fascia d’età. Rimane fuori una misura presente nella bozza finale e cioè la possibilità da parte del ministero dell’Interno di avvalersi della Guardia costiera negli hotspot: sembra che mancasse la copertura finanziaria.
Hanno illustrato il provvedimento il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi e quello della Giustizia, Carlo Nordio. Sui minori stranieri non accompagnati, ha sottolineato il primo, “non deroghiamo alle tutele. Semplicemente viene previsto che in caso di rilevante afflusso e indisponibilità di strutture, il prefetto possa disporre la permanenza provvisoria per un periodo non superiore a 90 giorni” nei centri ordinari, ma “non vengono meno le tutele ed il trattamento differenziato per il sedicente minore”. Previsti controlli antropometrici per determinare l’età.
Nordio ha segnalato l’inadeguatezza delle leggi vigenti. “La prima normativa sulla disciplina dell’immigrazione – ha ricordato – è la legge Turco Napolitano. Abbiamo assistito ad un fallimento normativo negli ultimi 25 anni, interveniamo ora in modo efficace”.
Soddisfazione espressa dal vicepremier Matteo Salvini: “meno criminalità violenza, più controlli e sicurezza: avanti così”. Mentre per il ministro della Difesa, Guido Crosetto, “questa decisione testimonia l’impegno a fornire risposte concrete alle esigenze del Paese”.
Perplessità, oltre che dall’opposizione, dalla Cei. “Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione – ha affermato il segretario generale, monsignor Giuseppe Baturi, – per una soluzione del problema dei migranti solo in termini di respingimento, di contenimento e di ordine pubblico”. Ed i minori, ha sottolineato, “hanno bisogno di maggiore tutela, così come le donne”.
Intanto, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato ai partner del formato EuMed9 una lettera , in vista del vertice di Malta di venerdì, e per conoscenza a Ursula von der Leyen e Charles Michel. “L’importanza di lavorare a una posizione comune e coesa, per rendere l’azione più efficace. E la necessità di insistere sull’attuazione rapida dell’approccio comune, concordato nel Consiglio europeo di febbraio”, scrive Meloni.
L’appello, spiegano fonti diplomatiche, è quello di continuare a impegnarsi per dare segnali e avere risultati immediati, con un riferimento al Memorandum con la Tunisia.