(Teleborsa) – La tassa sugli extraprofitti delle banche introdotta dal governo “non avrà un impatto dirompente” sul settore bancario quanto a numeri, ma l’incertezza che crea è dannosa e implica problemi di credibilità. E’ quanto affermato dall’Ad di Unicredit, Andrea Orcel, a margine di un evento organizzato da Bank of America, che ha riunito i Ceo delle più importanti banche.
“Siamo molto positivi per il 2024 e siamo ancora positivi per il futuro prossimo”, ha poi precisato il manager, aggiungendo “confermiamo i target di distribuzione del capitale ai soci di oltre 6,5 miliardi per quest’anno”.
Il CdA oggi ha annunciato la convocazione dell’assemblea per il 27 ottobre prossimo, per l’adozione del sistema di governance monistico e l’approvazione del piano di riacquisto azioni proprie 2023 sino ad un valore di 2,5 miliardi di euro.
Orcel ha manifestato contrarietà verso eventuali operazioni straordinarie, implicitamente alludendo anche a quella con MPS, ed ha affermato che tra un’operazione di M&A “con un rischio di esecuzione” e la distribuzione di capitale ai soci, la scelta “è ovviamente in favore della distribuzione” di capitale.
Parlando della bassa remunerazione dei conti correnti, che ha sollevato critiche nei confronti del settore bancario, Orcel ha spiegato “sono un servizio che si usa per pagare le bollette e fare tante altre cose, se un cliente vuole che i suoi soldi siano remunerati deve investire i suoi soldi spostandoli dal conto corrente, investirli in strumenti come il BTP Italia ed altre cose”.