(Teleborsa) – È necessario adottare al più presto i nuovi modelli tariffari autostradali oggi recepiti solo da 4 concessionari su 23. Lo ha detto il presidente dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, nel corso della relazione annuale al Parlamento. “Gli effetti concreti della regolazione nel settore sono tangibili – ha sottolienato – come risulta dal confronto tra i valori di remunerazione del capitale investito determinati con il nuovo metodo tariffario e quelli derivanti dall’applicazione del sistema previgente, da cui emerge chiaramente come tale remunerazione sia stata finalmente ricondotta a valori di mercato”. In particolare dalla relazione emerge che per il maggior concessionario d’Italia (Aspi) la remunerazione del capitale investito passerebbe dal 13,87% al 7,09%. “Permane il problema, già denunciato, delle tempistiche di recepimento della regolazione ART – ha aggiunto – il cui iter amministrativo, ad oggi, si è concluso sol tanto per quattro delle 23 concessioni per cui l’Autorità ha definito il sistema tariffario (Asti-Cuneo, SATAP A4 Torino – Milano, ASPI e Tangenziale Esterna)”
Dalla relazione annuale emerge anche che negli aeroporti che hanno adottato i modelli di regolazione dell’ART per i diritti aeroportuali il valore medio del costo a volo unitario è stato più basso di circa il 30% ed il traffico è cresciuto di circa quattro volte. “Tra le principali innovazioni apportate con il nuovo atto di regolazione – ha sottolineato il presidente Nicola Zaccheo – preme citare l’introduzione di misure dedicate ad una maggiore promozione della trasparenza, con riguardo sia agli schemi di contabilità regolatoria sia alla documentazione informativa in consultazione. Gli obblighi di trasparenza sono stati, altresì, rafforzati con riferimento agli incentivi all’attività volati? va, al fine di evitarne un impiego potenzialmente discriminatorio e distorsivo della concorrenza”.
Zaccheo ha anche auspicato un ripensamento di Governo e Parlamento” della norma del decreto asset con la quale “il comparto dell’autotrasporto merci è stato escluso dall’ambito di competenze dell’ART”. In particolare, secondo l’Autorithy, “non di può affermare che le funzioni di regolazione economica ART possano essere trasferite al Mit”. “Devo, con grande rammarico, registrare che le imprese eroganti atti? vità di autotrasporto merci sono state prima esonerate dalla corresponsione del contributo per il 2023 (con l’articolo 35 del d.l. n. 48/2023), nonostante esso sia stato precedentemente approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 gennaio 2023, e poi, come già ricordato, lo scorso agosto escluse dall’alveo di competenza dell’Autorità e, quindi, definitiva? mente esonerate dall’obbligo contributivo” ha detto Zaccheo. “A tal proposito – ha aggiunto – vorrei anzitutto rammentare che l’Autorità stessa ave? va già previsto un meccanismo di soglie di esenzione, per cui al versamento del contributo era tenuto solo circa il 2% delle imprese operanti nel settore. Devo, purtroppo, altresì sottolineare che l’esonero dall’obbligo contri? butivo per una sola categoria di operatori, avrà ripercussioni sulla capacità di programmazione delle attività dell’Autorità e, soprattutto, porrà in capo ad essa la impossibilità di valutare la progressiva riduzione della misura dell’aliquota per la totalità dei soggetti interessati, riduzione che, come dimostra quanto disposto per l’anno in corso, è stata ed è obiettivo di questa Consiliatura”.
Quanto alle linee guida dell’Autorità sui taxi “sono uno strumento a disposizione delle amministrazioni che invito ad usare per contenere le criticità” e “a mio parere offrono anche un riferimento importante a supporto di aventuali azioni governative, non solo a carattere straordinario”, ha sottolineato ancora Zaccheo spiegando che le linee guida “già contengono le indicazioni ai comuni per emettere le licenze temporanee durante i picchi” e prevedono che l’ART “possa avere un ruolo importante nel monitoraggio del numero di licenze ottimale per ciascuna realtà”. “Considerando le problematiche emerse, negli ultimi mesi e in vari cen? tri urbani, relative alla inadeguatezza dell’offerta di questo specifico servizio pubblico – ha affermato Zaccheo – le “linee guida taxi” definite dall’Autorità costituiscono un efficace strumento a disposizione degli enti preposti, per prevenire e contenere eventuali criticità relative alla qualità del servizio offerto, alla maggiore flessibilità in ambito tariffario, all’inclusività sociale e all’uniformazione delle procedure per il rilascio di nuove autorizzazioni”.