(Teleborsa) – Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha detto che la Turchia utilizzerà una “politica monetaria restrittiva” e che “con il sostegno di una politica monetaria restrittiva, l’inflazione sarà a una cifra”. Nonostante si tratti di quello che la teoria economica prescrive in caso di prezzi al consumo fuori controllo, i commenti del leader turco segnano una deviazione dalle sue argomentazioni precedenti, in cui sosteneva che costi di finanziamento più elevati causano un’inflazione più elevata.
Le dichiarazioni sono arrivate in occasione della presentazione del programma economico a medio termine del governo. Il vicepresidente Cevdet Yilmaz ha affermato che si prevede che l’economia turca crescerà del 4% l’anno prossimo, del 4,5% nel 2025 e del 5% nel 2026, secondo un resoconto dell’agenzia di stampa statale Anadolu.
Secondo Yilmaz, il tasso di inflazione di fine anno della Turchia dovrebbe attestarsi al 65% quest’anno, al 33% l’anno prossimo, al 15,2% nel 2025 e all’8,5% nel 2026.
La Turchia, per la prima volta, prevede di unirsi ai paesi ad alto reddito con dimensioni economiche superiori a 1,3 trilioni di dollari entro la fine del 2026, raggiungendo un reddito pro capite di 14.855 dollari, ha spiegato il presidente Erdogan.