(Teleborsa) – “Il mondo dello spettacolo lo chiedeva da decenni e noi siamo riusciti a realizzarlo, lasciatemelo dire, anche in tempi brevi”. Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha commentato nella conferenza stampa in corso a Palazzo Chigi lo schema di decreto legislativo riguardante il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità nonché l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori dello spettacolo, approvato, in esame preliminare, ieri sera in Cdm.
Il provvedimento è il risultato del lavoro congiunto svolto dal ministro della Cultura e dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone. Gli interventi mirano alla protezione sociale di categorie diverse di operatori: lavoratori dello spettacolo a tempo determinato (che prestino a tempo determinato, attività artistica o tecnica, direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli; prestino a tempo determinato attività al di fuori della prima ipotesi ma pur sempre nel settore dello spettacolo); lavoratori dello spettacolo intermittenti, anche a tempo indeterminato.
A decorrere dal 1 gennaio 2024 è prevista l’introduzione di una specifica indennità di discontinuità, al fine di tutelare tali categorie nei periodi di inattività o durante i periodi di studio e formazione.
La copertura finanziaria prevista è di 100 milioni di euro per il 2023, 46 milioni per il 2024, 48 milioni per il 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026. Tali cifre saranno incrementate dagli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro (pari all’1 per cento dell’imponibile contributivo); dal contributo di solidarietà, a carico dei lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (pari allo 0,50 per cento della retribuzione); dalla revisione e dal riordino degli ammortizzatori sociali e delle indennità. Il numero dei beneficiari del provvedimento sarà di circa 21mila lavoratori discontinui dello spettacolo. A questi andranno in media, a decorrere dall’anno 2023, circa 1.500 euro.
L’indennità sarà erogata in un’unica soluzione previa domanda presentata dal lavoratore all’INPS ogni anno, con riferimento ai requisiti maturati dal richiedente nell’anno precedente. ”Lo schema di decreto legislativo varato dal Consiglio dei Ministri – ha dichiarato Sangiuliano – ha un’importanza grandissima e rappresenta una norma di giustizia sociale da troppi anni attesa. Siamo riusciti, in tempi rapidissimi, a dare seguito alla nostra promessa di intervenire per tutelare una delle categorie più esposte e che da tempo reclamava un intervento. Abbiamo voluto occuparci delle tante lavoratrici e lavoratori dello spettacolo che non sono sui palchi, che non hanno visibilità, ma il cui lavoro oscuro è indispensabile e consente a questi momenti di cultura di realizzarsi. Ringrazio il Ministro Calderone, il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, gli esponenti della maggioranza, i Presidenti delle Commissioni Cultura Roberto Marti e Federico Mollicone, ma anche quelli dell’opposizione come l’onorevole Matteo Orfini, che si sono attivamente adoperati per il provvedimento. Con oggi diamo concretezza e protezione a tutti quei lavoratori del mondo dello spettacolo che subiscono più degli altri gli effetti negativi di un settore caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e discontinuità”.
“Con questo provvedimento – ha commentato Calderone – interveniamo su un comparto, come quello dello spettacolo, fortemente penalizzato dalla pandemia. E che in futuro avrà a disposizione un nuovo ammortizzatore in grado di difendere la dignità dei lavoratori in caso di interruzione involontaria dell’attività lavorativa”.