(Teleborsa) – , società quotata su Euronext Growth Milan e attiva con l’omonima catena retail e nel settore Media & Advertising tramite l’attività di barter, ha sottoscritto un accordo in adesione con l’Agenzia delle Entrate volto a definire in via stragiudiziale le contestazioni formulate in materia di IVA ed imposte dirette in relazione ai periodi di imposta dal 2017 al 2020 e derivante da una verifica fiscale conclusasi con un processo verbale di constatazione (PVC).
Ai sensi di tale accordo, la società dovrà corrispondere un importo di 6,8 milioni di euro a titolo di IVA oltre ad un ulteriore importo di 3,6 milioni di euro per residue imposte, sanzioni e interessi. La società verserà una cifra pari a 5,5 milioni di euro entro il 31 agosto 2023, mentre il saldo di 4,9 milioni di euro sarà pagato per metà del relativo ammontare entro il 31 dicembre 2023 e per la restante parte entro il mese di marzo 2024.
Portobello – si legge in una nota – “ribadisce di aver sempre operato con la massima correttezza, prontezza e determinazione e di aver aderito all’accordo per evitare tempi e costi di un rilevante contenzioso tributario nonché per poter in ogni caso beneficiare di talune riduzioni delle sanzioni irrogate (c.d. tregua fiscale), senza che la sottoscrizione di tale accordo possa comportare ovvero essere interpretata come un’accettazione o condivisione delle tesi sostenute dall’Agenzia delle Entrate”.
La società ritiene che i pagamenti “non determineranno effetti rilevanti sulla propria operatività e sulla propria strategia commerciale e di crescita”.