(Teleborsa) – , casa di moda statunitense focalizzata principalmente sulla moda casual giovanile, ha chiuso il secondo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 29 luglio 2023) con vendite nette pari a 935 milioni di dollari, in aumento del 16% rispetto allo scorso anno (+16% su base valutaria costante). Il margine lordo è stato del 62,5%, in aumento di circa 460 punti base rispetto allo scorso anno.
L’utile operativo è stato di 90 milioni di dollari, rispetto alla perdita operativa di 2 milioni di dollari dello scorso anno. L’utile netto per azione è stato di 1,10 dollari, rispetto alla perdita netta per azione di 0,33 dollari di un anno fa e alle attese del mercato per 0,17 dollari (secondo dati Refinitiv).
“Le nostre vendite nette e il margine operativo hanno superato le nostre aspettative poiché la crescita globale ha accelerato nel corso del secondo trimestre – ha commentato il CEO Fran Horowitz – Continuiamo a riscontrare una forte ricettività da parte dei clienti dei nostri marchi e prodotti, guidata da una crescita delle vendite nette del 26% nei marchi Abercrombie. Ad oggi, i nostri sforzi per far evolvere il posizionamento e l’assortimento dei marchi Hollister stanno dando i loro frutti, ottenendo un ritorno alla crescita delle vendite nette positivo dell’8% per il trimestre. Entrambi i marchi hanno visto un miglioramento del tasso di profitto lordo grazie alla vendita al dettaglio unitaria media più elevata e ai costi di trasporto inferiori”.
“La leva operativa derivante dalla crescita delle vendite e dalla performance del margine lordo ha contribuito a un margine operativo del 9,6%, un’espansione significativa rispetto al secondo trimestre del 2022 – ha aggiunto – Questi ottimi risultati dimostrano la potenza del nostro playbook e la capacità del nostro team di allineare prodotto, voce ed esperienza a soddisfare le esigenze dei nostri clienti. A livello operativo, stiamo gestendo strategicamente l’inventario“.
Abercrombie & Fitch ha alzato le sue previsioni per l’intero esercizio. Ora si aspetta una una crescita delle vendite nette di circa il 10% a 3,7 miliardi di dollari (vs previsioni precedenti per un aumento dal 2% al 4%) e un margine operativo compreso tra l’8% e il 9% (vs attese precedenti per un range dal 5% al 6%).
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