(Teleborsa) – Donald Trump vuole presentarsi ad Atlanta giovedì per l’arresto, nell’ambito del procedimento che lo vede imputato, assieme ad altre 18 persone, per aver tentato di alterare i risultati delle elezioni in Georgia nel 2020. Il tycoon, secondo quanto annunciato da lui stesso sul canale Truth Social, si presenterà presso il carcere della contea di Fulton per le formalità.
Nel frattempo, la sua difesa – gli avvocati Jennifer Little, Drew Findling e Marissa Goldberg – hanno concordato con il procuratore Fani Willis una cauzione da 200 mila dollari ed una serie di restrizioni nei contatti con testimoni e co-imputati. Le condizioni di rilascio per Trump sono più ampie di quelle stabilite per gli altri indagati, in quanto all’ex presidente è stato anche vietato di utilizzare i social media per prendere di mira i suoi 18 co-imputati, eventuali testimoni ed i 30 cospiratori non incriminati.
A proposito del procuratore Willis, Trump ha detto che “si occupa di uno dei più grandi omicidi e disastri nella storia americana”, ma “nel mio caso il viaggio ad Atlanta non è per omicidio, ma per aver fatto una perfetta telefonata“, scrive l’ex Presidente USA, facendo riferimento al colloquio telefonico con il segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger, cui chiese 11mila voti per ribaltare l’esito elettorale a favore del rivale Biden.
“Lei ha fatto e sta continuando a fare campagna (elettorale) – denuncia Trump sul social – ed a raccogliere fondi per questa “caccia alle streghe” in stretta collaborazione con il corrotto dipartimento di Giustizia di Joe Biden. Non è altro che interferenza elettorale”.
Quella per le elezioni in Giorgia è solo una delle accuse in piedi contro l’ex Presidente USA, che viene accusato anche per l’assalto a Capitol Hill del gennaio 2016 e per una serie di altri fatti, con accuse che vanno dalla corruzione alla colpa grave.