(Teleborsa) – “Che le economie siano un po’ sopra o sotto lo zero non è il problema fondamentale, quello che è molto dannoso è una recessione profonda e insostenibile. Non la vediamo, ma anzi quello che vediamo è che – rispetto a dove eravamo l’anno scorso – ci sono molte ragioni per credere che l’economia europea crescerà nei prossimi due anni“. Lo ha affermato il capo economista della Banca centrale europea, Philip Lane, in un podcast dell’istituzione di Francoforte.
“Un aspetto fondamentalmente è che c’è ancora una ripresa dalla pandemia, c’è un rimbalzo, e siamo ben al di sotto del livello dell’economia che ci saremmo aspettati se la pandemia non si fosse verificata”, ha spiegato.
Inoltre, “ci saremmo aspettati che i prezzi dell’energia fossero più bassi, e non è ancora arrivato nelle bollette delle persone, ma nel tempo le bollette energetiche più basse aiuteranno e ora stiamo vedendo che i salari salgono, quindi siamo in una situazione molto differente dalla fine dello scorso anno – dove l’inflazione era alle stelle eppure i salari non erano aumentati – e nel tempo dovrebbe raggiungere una migliore posizione finanziaria”.
In conclusione, “ci sono una serie di motivi per credere che l’economia europea crescerà nei prossimi due anni e l’aspetto critico per noi è fondamentalmente quello di assicurarci che la domanda cresca più lentamente dell’offerta”.