(Teleborsa) – Sono state adottate oggi dalla Commissione europea le modalità di attuazione del Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM), valide per regolare la sua fase transitoria che partirà il prossimo primo ottobre per concludersi alla fine del 2025. Pubblicato oggi, il regolamento esecutivo stabilisce gli obblighi transitori di dichiarazione per gli importatori europei di merci soggette al Cbam e il metodo di calcolo provvisorio delle emissioni intrinseche derivanti dalla produzioni di tali merci.
Durante la fase transitoria del Cbam, gli operatori economici dovranno semplicemente dichiarare le emissioni intrinseche delle loro importazioni sottoposte al Meccanismo senza dover pagare alcun adeguamento finanziario. In tal modo gli importatori avranno il tempo necessario a prepararsi e a familiarizzare con la metodologia che entrerà definitivamente in vigore nel 2026.
Per aiutare gli importatori e i produttori dei paesi terzi, la Commissione europea ha pubblicato, sempre oggi, una guida sull’attuazione pratica delle nuove regole. Sempre al fine di supportare gli importatori a effettuare, e dunque a dichiarare, i calcoli richiesti sono in corso di sviluppo degli strumenti informatici specifici. Per supportare le imprese fino a quando il Meccanismo diverrà operativo sono, inoltre, previsti cicli di formazione, webinar e tutorial.
Agli importatori viene chiesto di raccogliere i dati del quarto trimestre a partire dal primo ottobre ma avranno tempo fino al 31 gennaio 2024 per presentare la loro prima dichiarazione. Prima di essere adottato dalla Commissione Ue il regolamento esecutivo è stato oggetto di una consultazione pubblica ed è, in seguito, stato approvato dal Comitato del Cbam, composto da rappresentanti degli Stati membri dell’Ue. Il Cbam, che rappresenta uno dei pilastri centrali dell’ambizioso programma “Fit for 55”, è uno strumento cruciale per il conseguimento della neutralità climatica nel 2050 e ha lo scopo di prevenire il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio al di fuori dell’UE (carbon leakage), derivante dall’accresciuto livello di ambizione degli obiettivi climatici europei, incoraggiando i paesi partner a stabilire politiche di prezzo del carbonio per combattere il cambiamento climatico.