(Teleborsa) – Banca Finnat ha iniziato la copertura sul titolo , società operante nel settore del social selling che dal 4 agosto è quotata su Euronext Growth Milan. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 6,9 euro per azione (rispetto a un prezzo di collocamento è stato pari a 1,67 euro per azione), mentre il giudizio sul titolo è “Buy“.
Gli analisti spiegano che la società ha come obiettivo quello di diventare la principale piattaforma europea di soluzioni scalabili per la generazione e la gestione dei lead per le reti vendita delle imprese e per i liberi professionisti. Il modello operativo di Execus prevede due tipologie di vendite: dirette e indirette. Le prime riguardano i ricavi realizzati attraverso una rete vendita interna, costituita da agenti, procacciatori d’affari e consulenti, mentre le seconde sono realizzate attraverso accordi di distribuzione con terze parti.
Sul periodo 2022-2026, Banca Finnat stima una crescita media annua del valore della produzione pari al 57,09%. L’EBITDA dovrebbe attestarsi, a fine periodo previsionale, a 8,1 milioni di euro da 1,6 milioni di euro previsti a consuntivo 2023 (CAGR pari al 62,20%). L’utile netto dovrebbe poter raggiungere, nel 2026, 5,6 milioni di euro da 999 mila euro attesi a fine 2023, per un tasso di crescita media annua del 68,95%.
Tra i punti di forza della società vengono citati: comprovata esperienza nel settore sia in termini di fatturato che in termini di marginalità, affiancata da una posizione finanziaria netta solida. Inoltre, la società ha costruito una relazione a lungo termine con i propri
distributori che si occupano di promuovere e vendere i suoi prodotti innovativi ad un mercato che ha saputo apprezzare, nel corso degli anni, la qualità delle soluzioni offerte da Execus.
Le opportunità indicate sono: il mercato di riferimento di Execus è un mercato in forte crescita che offre, ai suoi players, la possibilità di crescere al di fuori dei confini nazionali. L’innovazione tecnologica, inoltre, mette a disposizione delle società strumenti per sviluppare ulteriormente la loro offerta di prodotti.
Il maggiori punti deboli sono: mercato con poche barriere all’entrata e dipendenza notevole, in termini di fatturato, dai principali distributori (73% del fatturato al 31 dicembre 2022).
Inoltre, i maggiori rischi del mercato sono: la della perdita degli accordi distributivi in atto con i principali partners nonché l’entrata nel mercato di nuovi players che potrebbe ridurre i margini reddituali attuali.