(Teleborsa) – ha chiuso il primo semestre del 2023 con ricavi complessivi per 1.851 milioni di euro, in aumento del 19,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse è risultato pari a 1.083 milioni di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (+64,4%). Tale crescita è stata guidata prevalentemente: dal maggior contributo del comparto commerciale, che ha beneficiato di maggiori interessi attivi sugli impieghi, generati dall’aumento dei tassi di interesse, solo in parte compensati dai maggiori interessi passivi sulla raccolta; dalla maggiore contribuzione del portafoglio titoli, in conseguenza di maggiori rendimenti. Le commissioni nette al 30 giugno 2023, pari a 670 mln di euro, mostrano una dinamica differenziata fra le varie componenti.
L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 619 milioni di euro al 30 giugno 2023, circa dodici volte il risultato netto conseguito nel primo semestre del 2022 pari a 53 milioni di euro. L’utile del secondo trimestre (pari a 383 milioni di euro) risulta in crescita del 62,6% rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente.
I volumi di raccolta complessiva sono risultati pari a 178,8 miliardi di euro, evidenziando una crescita di 1 miliardo di euro rispetto al 31 marzo 2023 principalmente sulla raccolta indiretta (+0,9 miliardi di euro). Sostanzialmente stabile la raccolta diretta (+0,1 miliardi di euro).
Al 30 giugno 2023 i finanziamenti clientela si sono attestati a 76,1 miliardi di euro, in flessione rispetto al 31 marzo 2023 (-1,7 miliardi di euro), soprattutto sui mutui (-0,9 miliardi di euro), che scontano le consistenti scadenze della fine del semestre e il rallentamento della domanda di mutui residenziali legato all’aumentato livello dei tassi.
I finanziamenti clientela deteriorati pro-forma in termini di esposizione netta si sono attestati a 1,6 miliardi di euro, sugli stessi livelli registrati al 31 marzo 2023 e in riduzione rispetto al valore del 31 dicembre 2022. Al 30 giugno 2023 la percentuale pro-forma di copertura dei crediti deteriorati è pari al 49,8%, in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (48,1%), con una copertura delle sofferenze del 65,2%, delle inadempienze probabili del 41,5% e dei finanziamenti scaduti deteriorati del 21,8%.
La banca senese ha comunicato che ieri è stato sottoscritto il contratto di cessione di un portafoglio di crediti non performing con un gross book value di circa 230 milioni di euro ad un gruppo di investitori istituzionali italiani e internazionali. I relativi crediti saranno deconsolidati entro la fine dell’anno.