(Teleborsa) – Wall Street si muove in ribasso dopo che l’agenzia di rating Fitch ha inaspettatamente abbassato il rating degli Stati Uniti di una tacca ad AA+ da AAA, citando il crescente indebitamento previsto nei prossimi tre anni oltre a un costante deterioramento degli standard di governance, nonostante la risoluzione della crisi sul tetto del debito avvenuta due mesi fa.
La mossa di Fitch, arrivata dopo che a maggio aveva messo i rating sotto osservazione negativa, ha suscitato una reazione accesa da parte della Casa Bianca, che l’ha definita “arbitraria e basata su dati obsoleti” in quanto arrivata due mesi dopo un accordo sul tetto del debito che ha scongiurato il default.
“Ora gli Stati Uniti non sono più nella fascia massima di rating, ma questo non dovrebbe avere un impatto troppo rilevante sull’ammissibilità dei titoli di stato in determinati portafogli, dal momento che ormai la maggior parte degli investitori è più flessibile rispetto a un criterio strettamente AAA – ha fatto notare Martina Daga, Macro Economist di AcomeA SGR – Infatti, la Germania rimane l’unico paese tra le economie maggiori ad avere un rating AAA”.
Nel frattempo, il Dipartimento del Tesoro USA ha dichiarato che intende aumentare “in modo incrementale” le dimensioni delle sue aste di Titoli Sdi tato su tutta la linea nel terzo trimestre e continuare gli aumenti nei trimestri futuri, poiché deve affrontare un deficit crescente e la necessità di bilanciare il profilo complessivo delle sue emissioni di debito.
Sul fronte macroeconomico, il rapporto ADP National Employment ha mostrato che i libri paga privati sono aumentati più del previsto a luglio, indicando la continua resilienza del mercato del lavoro. Ora gli operatori attendono i dati ufficiali che saranno diffusi nella giornata di venerdì.
Sul fronte delle trimestrali, ha registrato un utile oltre le attese e annunciato una ristrutturazione per contenere i costi, ha alzato le stime per l’intero anno nonostante un secondo trimestre in calo, ha rilasciato risultati migliori del previsto.
Guardando ai principali indici, si muove sotto la parità il , che scende a 35.482 punti, con uno scarto percentuale dello 0,42%, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata venerdì scorso; sulla stessa linea, si muove in retromarcia l’, che scivola a 4.536 punti. In discesa il (-1,31%); sulla stessa tendenza, negativo l’ (-0,91%).