(Teleborsa) – Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha definito le modalità di pagamento ai dipendenti pubblici, gestiti attraverso il sistema NoiPA, degli aumenti in busta paga derivanti dall’innalzamento del taglio del cuneo fiscale previsto dal Dl Lavoro per il periodo luglio – dicembre 2023. La decontribuzione, come per le precedenti riduzioni del cuneo fiscale, verrà corrisposta da NoiPa sul cedolino del mese successivo rispetto a quello in cui viene riconosciuto il beneficio. Pertanto, il pagamento riferito alla mensilità di luglio – fa sapere il Mef in una nota – verrà erogato con il cedolino di agosto. Lo stesso meccanismo sarà applicato anche per i mesi successivi fino alla mensilità di dicembre 2023 che sarà erogata a gennaio 2024.
Il Dl Lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso maggio e convertito in legge il 3 luglio 2023, prevede per il periodo luglio-dicembre 2023 l’innalzamento del cuneo fiscale fino al 6% per le retribuzioni mensili lordo dipendente inferiori a 2.692 euro e fino al 7% per quelle inferiori a 1.923 euro mensili lordo dipendente.
I dipendenti pubblici gestiti tramite il sistema NoiPA che beneficeranno del taglio del cuneo fiscale del 6% sono circa 860mila, mentre la platea interessata alla misura del 7% è di circa 335mila dipendenti.
Per i dipendenti delle amministrazioni centrali e della scuola, scatterà anche lo sblocco degli aumenti previsti dall’ultimo contratto, in chiave anti-inflazione. Al taglio del cuneo si sommeranno anche l‘una tantum dell’1,5%, che viene spalmata in più mesi, e gli arretrati maturati da gennaio a luglio. Un semplice dipendente ministeriale riceverà 185 euro in più ad agosto e poi, una volta smaltiti gli arretrati, 23 euro al mese. Più consistente l’aumento per i dirigenti: i livelli più alti prenderanno 534 euro ad agosto e poi, in ciascun mese, tra i 52 e i 66 euro in pa. Per i funzionari gli incrementi sono compresi tra 29 e 44 euro. Mentre per gli assistenti gli aumenti partono da 24 euro e arrivano fino a 31 euro. Importi appena diversi sono invece quelli previsti per i dipendenti del del comparto scuola che riceveranno la quota dell’ una tantum già questo mese.