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Taxi, Salvini: “Lavoriamo a una riforma complessiva”

(Teleborsa) – “Siamo al lavoro per una riforma complessiva, attesa da anni, e avere più auto in strada da subito”. È quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini durante il tavolo di confronto al Mit che ha coinvolto più di trenta sigle sindacali per affrontare il dossier taxi. Presenti al tavolo i viceministri Galeazzo Bignami ed Edoardo Rixi, il sottosegretario Tullio Ferrante, i tecnici del dicastero di Porta Pia e di quello delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso. “Dal codice degli appalti al nuovo codice della strada, in questo ministero abbiamo sempre scelto di dialogare e confrontarci per non imporre ma condividere” ha detto il vicepremier.

Salvini – fa sapere il Mit in una nota – ha sottolineato la “necessità, anche alla luce di futuri appuntamenti rilevanti, già fissati o potenziali (per Roma Giubileo o Expo 2030, per Milano le Olimpiadi) di trovare soluzioni per migliorare il servizio nell’interesse dei cittadini”. Il ministro – evidenzia il Ministero – “ha ascoltato con la massima attenzione le osservazioni della categoria, ripromettendosi di esaminarle per studiare le migliori soluzioni possibili”. La determinazione del Mit – ha ribadito Salvini – “è concretizzare una riforma complessiva per garantire un servizio migliore”.

Tra i temi sul tavolo c’è anche quello delle licenze con il Mit che ha annunciato, al termine del confronto, un approfondimento per verificare i numeri aggiornati. Stando alle cifre più recenti riportate dall’Ansa, attualmente Roma è dotata di quasi 7.800 licenze taxi e l’ultimo bando risale al 2006, all’epoca del sindaco Walter Veltroni. Inutile dire come in 17 anni la domanda di auto bianche sia aumentata, anche in ragione di un afflusso sempre maggiore di visitatori stranieri. Questo, insieme al macigno rappresentato dai cronici disservizi del trasporto pubblico, rende arduo spostarsi in città in periodi e fasce con forte domanda di mobilità. A Roma il sindaco Roberto Gualtieri punta sulla doppia guida, ovvero la possibilità di nominare un altro conducente svolgendo così un secondo turno, permettendo alla stessa vettura di effettuare il servizio fino a 20 ore giornaliere. Il primo cittadino ha invitato la categoria ad aderire all’iniziativa lanciata dal Comune lo scorso 23 giugno.

Milano può contare invece su circa 4.800 licenze a fronte di un analogo boom di turisti. Per questo la scorsa settimana la giunta del Comune ha deliberato di chiedere 1.000 licenze in più alla Regione Lombardia, che ne ha la titolarità.

Il confronto proseguirà domani, con un analogo incontro programmato con le associazioni del noleggio con conducente (NCC).


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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