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Al via G20 economia in India: inflazione e guerra in Ucraina sul tavolo

(Teleborsa) – Si parlerà di lotta all’inflazione, crisi bancarie, regole per le criptovalute, tassazione delle multinazionali, debiti dei Paesi in via di sviluppo al prossimo incontro dei ministri dell’Economia e dei governatori delle banche centrali dei Paesi del G20 convocato dalla presidenza indiana a Gandhinagar, nel Nord-Ovest dell’India, oggi e domani. Il confronto sarà inevitabilmente dominato dalle discussioni sulla guerra in Ucraina che ha creato due blocchi: gli Usa e i suoi alleati da un lato, Cina e Russia dall’altro, in lotta per guadagnare l’influenza globale.

“Le quattro priorità su cui ci concentreremo questa settimana saranno: l’eccessivo indebitamento dei mercati emergenti e dei Paesi in via di sviluppo, l’evoluzione delle banche multilaterali di sviluppo, il sostegno all’Ucraina e l’accordo fiscale globale”, ha annunciato in una conferenza stampa la segretaria al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen. Secondo Yellen inoltre raddoppiare il sostegno all’Ucraina colpita dalla guerra è il “singolo miglior modo” per aiutare l’economia globale, insieme a rilanciare le economie emergenti e affrontare il disagio del debito.

Per l’Italia sarà presente il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Presente anche Fabio Panetta, non come governatore in pectore, ma ancora nel suo vecchio ruolo cioè rappresentante del board della Banca centrale europea dato che la presidente Christine Lagarde non sarà presente.

Il ministro Giorgetti ha già in programma diversi bilaterali a margine delle sessioni principali: vedrà il nuovo presidente della Banca Mondiale, Aiay Banga, la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, e il ministro delle Finanze di Singapore, Lawrence Wong.

Ajay Banga questa settimana si è preoccupato per la “profonda sfiducia” che separa silenziosamente i paesi del Nord e del Sud, “in un momento in cui dobbiamo unirci” per superare le sfide “interdipendenti”. Lotta alla povertà globale, alla crisi climatica “esistenziale” e alla ripresa economica post pandemia messa a repentaglio dall’inflazione e dalla guerra in Ucraina. “La frustrazione dei Paesi del Sud è comprensibile. Per molti aspetti, questi Paesi stanno pagando il prezzo della prosperità di altri Stati. Temono che i mezzi che sono stati loro promessi vengano reindirizzati verso la ricostruzione dell’Ucraina” ha affermato.

La prima sessione sarà dedicata all’economia globale, attraversata da venti di deterioramento. L’attività manifatturiera sta calando un po’ dappertutto, l’Europa è piombata in recessione, seppur modesta, anche gli Usa rallentano e la ripresa post Covid della Cina non sta andando come previsto. Segnali di conforto per l’occidente arrivano invece dalla lotta all’inflazione che sta dando i suoi frutti, visto che i prezzi stanno calando sia negli Usa che nell’Eurozona.

Nonostante il rialzo record dei tassi d’interesse, infatti, il mercato del lavoro sta reggendo. Ma l’incertezza resta molto alta, e i rischi continuano a incombere, soprattutto a causa di una guerra che dura da un anno e mezzo, pesa sull’economia mondiale e non dà segni di fine.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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