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Fed, analisti: avanti tutta sui tassi anche dopo dato inflazione

(Teleborsa) – Al di là del dato odierno sull’inflazione statunitense, in rallentamento nel mese di giugno e più del previsto, gli addetti ai lavori sono convinti che la Federal Reserve continuerà nel suo percorso di rialzo dei tassi di interesse, negli Stati Uniti.

L’andamento dei prezzi reso noto dal Bureau of Labour Statistics (BLS), “non dovrebbe mettere in discussione il rialzo di 25pb a luglio, mentre restano perplessità sulla necessità di un ulteriore rialzo a settembre” – spiega Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte -. “La notizia – sottolinea l’analista – è positiva per i consumi, il che potrebbe portare la Fed a cercare di utilizzare tutti i tecnicismi del caso (ad esempio il tasso reverse repo ed altro), per poter lavorare di più sul calo della liquidità e meno sui tassi, tenendo così sotto controllo i consumi e assicurandosi un trend calante dell’inflazione”.

Se, da un lato, assistiamo al “rallentamento dell’inflazione complessiva, dall’altro la Fed non potrà ignorare l’aumento (anche se lieve) dei prezzi core e, con ogni probabilità, sarà chiamata a proseguire la sua lotta all’inflazione” – spiega Richard Flax Chief Investment Officer di Moneyfarm –. “Dopo la pausa di giugno, si prevede quindi – aggiunge l’esperto – che a luglio la banca centrale statunitense riprenderà il ciclo di rialzi dei tassi d’interesse con un aumento di 25 punti base”.

Le recenti comunicazioni da parte dei funzionari del Fomc, compreso il presidente Powell, suggeriscono che un “altro rialzo dei tassi di 25 punti base rimane altamente probabile nel corso del mese. Siamo tuttavia del parere che ulteriori rialzi non siano affatto garantiti e siamo sempre più convinti che il rialzo di luglio sarà l’ultimo dell’attuale ciclo, prima che i tagli dei tassi inizino nel primo semestre del 2024″, evidenziano gli analisti di Ebury.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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