(Teleborsa) – Con i ministri di Croazia e Slovenia “abbiamo affrontato la delicatissima questione dell’immigrazione clandestina e la lotta al traffico degli esseri umani, con una visione che può essere solo europea perché non ci sono soluzioni diverse da quella europea, anche per la protezione delle frontiere esterne”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa alla Trilaterale dell’Alto Adriatico con i colleghi di Slovenia e Croazia Tanja Fajon e Gordan Grlic Radman. “Abbiamo guardato con attenzione anche a ciò che accade in Africa perché la questione migratoria si risolve se si agisce affrontandone le cause”.
“Ritengo che durante il vertice di Vilnius si debba sottoporre all’attenzione di tutti i nostri alleati il sud. Certamente va posta attenzione a quello che accade a oriente, all’Ucraina ma dobbiamo anche guardare ciò che accade in Africa e in Medio Oriente perché l’instabilità, la presenza terroristica, le guerre, il cambiamento climatico sono un cocktail esplosivo”, ha aggiunto.
“Credo che la scelta più giusta sia quella di dar vita a un Consiglio Nato-Ucraina per preparare il terreno ad una futura adesione di Kiev, che dovrà per forza avvenire dopo la guerra”.
Alla vigilia della sua partenza, il Presidente Biden ha frenato le spinte dei Paesi del fianco nordorientale per un suo rapido ingresso nell’Alleanza. Tre i motivi, spiegati in una intervista alla Cnn: “Kiev non è pronta a far parte della Nato… deve soddisfare altri requisiti”, “non c’è unanimità tra i Paesi membri” e farlo ora “nel mezzo di un conflitto significherebbe entrare in guerra con la Russia”, dato l’impegno alla mutua difesa “di ogni centimetro del territorio Nato”.
Il presidente americano suggerisce invece di “tracciare un percorso razionale affinché l’Ucraina possa qualificarsi per poter entrare nella Nato”.