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Mattarella in visita ufficiale in Cile: con l’Italia condivisi i valori democratici

(Teleborsa) – “L’Italia ha da sempre intrattenuto profonde relazioni d’amicizia con il Cile, alimentate anche dalla presenza di un’ampia collettività di origine italiana che è parte integrante del popolo cileno, nonché dalla condivisione dei valori democratici e dello Stato di diritto, dalla comune azione – anche a livello internazionale – a tutela dei diritti umani”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della lectio magistralis intitolata “America Latina ed Europa: due continenti uniti per la pace, la democrazia, lo sviluppo”, all’Università del Cile.

“Desidero ricordare, a questo proposito, l’Istituto dei Diritti Umani e il Museo della Memoria promossi dai Presidenti Bachelet e Lagos. Si tratta di valori universali che hanno segnato drammaticamente la storia di questo Paese. Una storia che cinquant’anni fa intersecò quella della Repubblica Italiana, fino a confondersi con essa in un ricordo che oggi è patrimonio comune”, ha aggiunto.

“L’esperienza di tanti cittadini del nostro Paese, dei giovani in particolare, è stata colpita profondamente dalle vicende cilene, così come larga parte dell’opinione democratica europea. Considero un onore poterlo testimoniare oggi qui, a distanza di due mesi dal compiersi del mezzo secolo che ci separa dal sacrificio del presidente Salvador Allende. Così come desidero dare atto del grande significato rivestito dal progressivo processo di ritorno alla democrazia dopo il referendum dell’ottobre 1988, anche con l’operazione verità relativa ai luoghi di detenzione illegale e tortura”, ha proseguito il Capo dello Stato.

Mattarella ha poi ricordato un episodio legato all’esperienza politica di Aldo Moro legata al Cile. “Le forze politiche dell’Italia democratica e le sue istituzioni, a partire da quell’11 settembre del 1973, vissero fianco a fianco con il popolo cileno le sue sofferenze, non rinunciando ad atteggiamenti di sanzione diplomatica ma operando perché qui a Santiago l’Ambasciata italiana fosse pienamente operativa divenendo, negli anni successivi al colpo di Stato, punto di riferimento per centinaia di perseguitati, offrendo loro rifugio e salvandone la vita. Voglio ricordare un telegramma del Ministro degli Affari Esteri italiano dell’epoca, Aldo Moro, all’ambasciata in Cile – allora classificato segreto e datato 14 ottobre 1973 – con cui si dava autorizzazione, contravvenendo alla prassi, di offrire asilo politico anche ai non connazionali”.

Al termine della sua visita a Santiago, che si conclude oggi, Sergio Mattarella, è atteso in Paraguay. Domani, dopo aver deposto una corona al Pantheon Nazionale degli Eroi di Asunción, incontrerà, al palazzo Presidenziale, il Presidente della Repubblica del Paraguay, Mario Abdo Benítez. Al termine dei colloqui, sono previste dichiarazioni alla stampa e una colazione offerta in onore del Capo dello Stato italiano. Mattarella visiterà quindi la Scuola italiana di Asunción, accompagnato da una rappresentanza della Società Dante Alighieri.

Sempre il 7 luglio pomeriggio, il capo dello Stato visiterà il Centro Culturale “El Cabildo” e il Museo del Barro. Sabato 8 luglio, prima di far rientro a Roma, visiterà, accompagnato dal Presidente della Repubblica del Paraguay, la Diga Idroelettrica di Itaipu a Ciudad del Este.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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