(Teleborsa) – “L’economia italiana mostra resilienza” in un contesto ancora complesso e in continua evoluzione. Lo ha detto il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’Assemblea dell’Abi.
“La crescita del PIL – ha aggiunto – sorprende al rialzo, mentre nell’area euro è in leggera contrazione”. Quanto all’inflazione mostra “segnali di rallentamento” e nella seconda metà dell’anno “sarà sotto il 5%%. Il tasso medio del 2023 si colloca al 6%”.
“È comprensibile l’azione delle banche centrali per contrastare l’inflazione” ma è ” parimenti comprensibile” è il timore di “effetti recessivi per l’economia europea ancora sotto stress” per le conseguenze del Covid e della guerra in Ucraina, ha sottolineato Giorgetti per il quale “è indispensabile e urgente un accordo per l’allungamento della durata dei mutui a tasso variabile per limitare l’impatto dell’aumento dei tassi sulle famiglie”.
In un contesto positivo per il settore bancario “mi aspetto un rapido avvicinamento tra i margini di interesse applicati ai crediti erogati e quelli riconosciuti sulle somme accantonate nei conti correnti”. “Un adeguamento dei tassi attivi al nuovo contesto che stiamo attraversando – ha aggiunto il Ministro – rappresenterebbe un’azione equa nei confronti dei clienti e contribuirebbe ad alleviare l’impatto della pressione inflazionistica”.
Appello alle banche affinché si attivino per favorire lo smaltimento dello stock dei crediti derivanti dai bonus edilizi. Il Ministro ha detto che sarebbe “auspicabile” un “approccio proattivo circa lo ‘smaltimento’ dello stock di crediti fiscali generati dalle cessioni dei cosiddetti superbonus edilizi, su cui il governo è responsabilmente e coraggiosamente intervenuto”.
Le sfide complesse richiedono un efficace ‘gioco di squadra’ tra settore pubblico e privato, anche per preservare l’efficiente uso delle finanze pubbliche e consentire il necessario processo di normalizzazione della politica di bilancio”, ha detto Giorgetti sottolineando che “In questo contesto, il settore bancario non solo può ma deve svolgere un ruolo centrale per assicurare un’allocazione equa e efficiente delle risorse nell’economia, promuovere e sostenere i processi di innovazione essenziali a garantire livelli crescenti di produzione e occupazione e, al contempo, responsabilmente farsi carico della sostenibilità sociale degli shock che la storia recente ci ha presentato”.
Nei negoziati con l’Unione europea per il completamento dell’Unione bancaria “l’approccio olistico o cosiddetto a ‘pacchetto’ che comprende anche la revisione del Patto di crescita e di stabilità evocato anche con riguardo al dibattito sul Mes, non rappresenta una tattica negoziale, ma una logica esigenza di natura strategica a difesa dell’interesse nazionale”, ha concluso Giorgetti.