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Alle 18 il Consiglio dei Ministri: bollette, alluvione e sicurezza stradale sul tavolo di Palazzo Chigi

(Teleborsa) – Nuovi sostegni a famiglie e imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. È quanto contiene un decreto legge con disposizioni urgenti in questa materia inserito fra i provvedimenti all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri che si riunirà alle 18. Dovrebbe trovare spazio anche la proroga al terzo trimestre del bonus sociale per aiutare i meno abbienti a pagare le bollette. Il provvedimento, inoltre, dovrebbe far valere fino a settembre anche il taglio dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri generali di sistema solo per il gas. Non dovrebbe invece arrivare la proroga per i crediti di imposta. La misura si dovrebbe autofinanziare con risparmi di spesa sulle somme già stanziate per gli aiuti contro il caro bollette nel primo semestre.

Sul tavolo anche un decreto legge con disposizioni urgenti per la ricostruzione sui territori colpiti dall’alluvione di inizio maggio ma non è ancora stato chiarito se si arriverà alla nomina del Commissario per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna. Sembra stata scartata l’ipotesi di una figura politica – ad esempio il presidente di Regione, Stefano Bonaccini –, puntando invece su profili “tecnici” come il generale Francesco Figliuolo, già commissario durante la pandemia, Guido Bertolaso, ex vertice della protezione civile e ora assessore in Lombardia, o Nicola Dell’Acqua, che al momento è anche commissario per il contrasto alla siccità.

In Consiglio dei Ministri approderà anche il nuovo disegno di legge che propone regole più severe per garantire la sicurezza stradale. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha parlato nei giorni scorsi di “tolleranza zero per chi guida drogato, con il ritiro della patente fino a 20 giorni nel primo caso e fino a trent’anni in caso di recidiva con incidenti mortali”. Il ministro ha inoltre anche ipotizzato un “doppio esame” della patente per guidare auto di grossa cilindrata. Prevista anche un’ “omologazione nazionale per gli autovelox” ritenuti da Salvini utilissimi in prossimità di scuole, asili, ospedali, centri abitati, purché non vengano messi in punti dove l’unica necessità sia quella di “spennare gli automobilisti” passando da 90 a 50 all’ora con un’unico cartello.

Sarà inoltre previsto un coinvolgimento più ampio delle scuole, e sarà possibile anche attribuire un credito di due punti alla patente dopo la partecipazione a corsi extracurricolari di educazione stradale. Salvini ha auspicato che “il Parlamento entro l’autunno voti il provvedimento costruito in sei mesi di lavoro”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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