(Teleborsa) – Un mistero sia il motivo dell’improvvisa marcia della Wagner su Mosca, sia della velocissima ritirata, attribuita alla mediazione diplomatica del leader bielorusso Aleksandr Lukashenko, che ha poi aperto le porte al capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, in fuga. Ed è un mistero anche dove si trovi ora il capo dei rivoltosi e che cosa ci facessero 4 miliardi di rubli (pari a circa 43 milioni di euro), rinvenuti in alcune scatole di cartone nei pressi del rifugio di Prigozhin. Quel che è certo è che la Russia si trova in una fase di grande instabilità.
Se Prigozhin si trovi ancora in Bielorussia o meno è cosa da chiarire, nessuno sa cosa abbia fatto dopo la fuga dalla Russia, ma la sua posizione è ormai chiaramente a rischio. “Prigozhin ha salvato la sua vita, ma ha perso il suo gruppo Wagner”, ha affermato l’ex direttore della CIA David Petraeus, aggiungendo che il capo dei mercenari russi “dovrebbe stare molto attento alle finestre aperte in Bielorussia, dove sta andando”.
Frattanto, la televisione di Stato russa ha mostrato il ministro della Difesa Sergei Shoigu che ispeziona le forze russe in Ucraina, la prima apparizione dopo il blitz della Wagner.
“Per Putin è l’inizio della fine, è in un grosso guaio in questo momento”, ha commentato Mikhail Kasyanov, ex primo ministro russo nei primi anni 2000, il quale ritiene che Prigozhin non resterà in Bielorussia perché “ha distrutto la stabilità di Putin e ora la sua stessa vita è un punto interrogativo”.
“La crisi in Russia rivela crepe nel sistema di potere di Vladimir Putin“, ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken, ammettendo che non vi sono notizie su dove si trovi il leader della Wagner in questo momento. Anche per il Presidente francese Emmanuel Macron la rivota ha rivelato “le divisioni che esistono nel campo russo, la fragilità sia delle sue forze armate che di quelle ausiliari”.
La Cina, dal canto suo, ha espresso il suo sostegno alla Russia “nel mantenere la stabilità nazionale e nel raggiungere lo sviluppo e la prosperità”, ma ha precisato che “questi sono affari interni della Russia”.