(Teleborsa) – “Guardando alle prospettive di inflazione per l’area euro per i prossimi due anni, un proseguimento dell’inasprimento della politica monetaria è l’unica strada ragionevole da percorrere. Qualsiasi altra cosa è fuori discussione. L’aumento di 25 punti base di giugno non è la fine della strada. Per cominciare, dobbiamo effettuare un altro aumento dei tassi a luglio e spostarci ulteriormente in territorio restrittivo”. Lo ha affermato Peter Kazimir, governatore della National Bank of Slovakia (NBS) e membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in un post sul sito della banca centrale slovacca.
“Sono consapevole, insieme ai miei colleghi, di tutti gli impatti negativi dell’aumento dei tassi di interesse su famiglie e imprese – ha aggiunto – Influisce su quanto possono prendere in prestito da una banca o addirittura ottenere un prestito. Ma l’inflazione elevata, se non affrontata, rappresenta una minaccia molto più significativa per le persone e l’economia. Intaccherebbe il successo futuro”.
Kazimir ha quindi ribadito che “non abbiamo finito” e di “aspettare settembre per una visione e un’analisi più complete dell’effetto cumulativo di tutte le nostre misure sull’inflazione e sull’economia”.
Il suo scenario di base per luglio è comunque quello di “un altro aumento”. Per quanto riguarda l’azione di settembre, “è aperta e resta da vedere cosa verrà fatto“.
“Ciò che è già chiaro oggi è che dobbiamo rimanere risoluti nella nostra determinazione a combattere l’inflazione elevata come obbligato dal nostro mandato – ha detto Kazimir – I dati in arrivo, l’inflazione aggiornata e le prospettive economiche decideranno le nostre azioni dopo la pausa estiva”.
