(Teleborsa) – Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto Pa bis, con interventi nella scuola: l’accelerazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di docenti nell’ambito del PNRR, la formazione iniziale degli insegnanti, nell’ambito della riforma del reclutamento prevista sempre del PNRR, il rafforzamento della capacità amministrativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Novità in arrivo anche per i docenti ingabbiati, ovvero quegli insegnanti assunti in ruolo che vorrebbero cambiare ruolo o grado d’istruzione o specializzati su sostegno ma privi di abilitazione su posto comune, impossibilitati a farlo a causa dell’assenza di un corso abilitante.
Le nuove regolamentazioni sui corsi abilitanti vanno a influenzare la formazione iniziale dei futuri insegnanti e le modalità di erogazione dei corsi. In particolare – scrive Orizzonte Scuola – “il limite numerico precedentemente imposto sul numero di abilitati per specifiche classi di concorso è stato soppresso”, quindi “non esisteranno più restrizioni al numero di docenti che possono ottenere l’abilitazione in una particolare classe di concorso”.
Diverse delle novità approvate sono state caldeggiate dal sindacato Anief, ad iniziare dalla semplificazione delle prove di accesso, l’inserimento dei docenti di ruolo e precari dei concorsi straordinari ai corsi per 30 CFU in modalità telematica, l’aumento dei posti di accesso ai corsi abilitanti con eliminazione del limite dei posti rispetto alle graduatorie e attraverso la frequenza telematica fino al 50% del corso, l’incremento al 70% della riserva dei posti da destinare ai precari docenti di religione cattolica rispetto al piano di assunzioni, la messa ad esaurimento delle graduatorie degli idonei dell’ultimo concorso a cattedra. Sono previste assunzioni anche al ministero dell’Università e della Ricerca.
“Il nostro sindacato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – prende atto del fatto che diversi punti sono stati inseriti su nostra precisa richiesta. Detto ciò, chiederemo comunque ulteriori modifiche per semplificare anche l’esame di Stato finale dei corsi e la conferma delle immissioni in ruolo, oltre che per rassicurare l’attivazione dei percorsi abilitanti per il personale precario e di ruolo in sovrannumero al numero programmato per il conseguimento dei 30 CFU, ma anche per eliminare vincoli sulla mobilità residuali e per integrare le graduatorie dell’ultimo concorso straordinario”.