(Teleborsa) – Il tasso di occupazione degli hotel europei potrebbe superare i livelli pre-pandemia e il traffico aereo potrebbe avvicinarsi ai livelli del 2019 nel 2023, grazie a una forte stagione estiva. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo rapporto sul tema. “Questa forza a breve termine sarà guidata dal continuo ripristino della capacità di volo e dall’accelerazione della ripresa dei viaggi d’affari, che è rimasta indietro rispetto a quella del tempo libero”, si legge nella ricerca.
Gli analisti dell’agenzia di rating prevedono che le tariffe delle camere e i prezzi dei biglietti rimarranno elevati, portando a un miglioramento della redditività sia per le compagnie aeree che per gli operatori alberghieri nel 2023. Ciò nonostante l’inflazione dei costi rimarrà elevata, in particolare per i salari, che sono stati aumentati per far fronte alla carenza di personale. I prezzi dell’energia si stanno invece stabilizzando, allentando la pressione dei costi del carburante per le compagnie aeree e delle bollette per gli hotel.
Secondo Fitch, il rischio principale è un potenziale calo della domanda dal quarto trimestre 2023, poiché l’elevata inflazione in Europa metterà sotto pressione i redditi disponibili reali e la fiducia dei consumatori rimarrà debole.
Tuttavia, ciò potrebbe portare a un rallentamento relativamente breve della crescita del settore, poiché i risparmi extra delle famiglie accumulati durante la pandemia non sono ancora stati spesi. Anche le interruzioni operative (comprese azioni sindacali come gli scioperi del controllo del traffico aereo francese) potrebbero mitigare la ripresa del traffico aereo quest’anno, viene sottolineato.