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Microsoft multata per 20 milioni di dollari per violazione diritti minori

(Teleborsa) – ha ricevuto una multa da 20 milioni di dollari dalla Federal Trade Commission di aver violato il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), raccogliendo e conservando illegalmente informazioni personali di bambini d’età inferiore ai 13 anni, che si sono iscritti sulla piattaforma Xbox senza avvisare i loro genitori o ottenerne il consenso.

“La nostra proposta di ordinanza rende più facile per i genitori proteggere la privacy dei propri figli su Xbox e limita le informazioni che Microsoft può raccogliere e conservare sui bambini”, ha affermato Samuel Levine, direttore dell’Ufficio per la protezione dei consumatori della FTC americana, che aggiunge “questa decisione dovrebbe anche render chiaro che gli avatar dei bambini, i dati biometrici e le informazioni sulla salute non sono esenti dal COPPA”.

In base alla proposta di ordinanza presentata dal Dipartimento di Giustizia, per conto della FTC, Microsoft sarà tenuta a prendere diverse misure per rafforzare la protezione della privacy per gli utenti minorenni del suo sistema Xbox. Ad esempio, l’ordinanza estenderà le protezioni previste dal COPPA agli editori di giochi con cui Microsoft condivide i dati dei bambini. Inoltre, l’ordinanza chiarisce che gli avatar generati dall’immagine di un bambino e le informazioni biometriche e sanitarie saranno coperti dal COPPA, se raccolti con altri dati personali.

L’ordinanza dovrà essere approvata da un tribunale federale prima che possa entrare in vigore.

Le norme del COPPA impongono che i servizi online ed i siti Web rivolti ai minori di 13 anni informino i genitori sulle informazioni personali che raccolgono e ottengano il consenso dei genitori in modo verificabile prima di raccogliere e utilizzare qualsiasi informazione personale raccolta dai bambini.

Microsoft ha violato questa normativa con l’Xbox. I giochi della consolle di Microsoft, infatti, consentono agli utenti di giocare e chattare con altri giocatori tramite il servizio Xbox Live. Per accedere e giocare o utilizzare una qualsiasi delle altre funzionalità di Xbox Live, tuttavia, gli utenti devono creare un account, che richiede agli utenti di fornire informazioni personali tra cui nome e cognome, indirizzo e-mail e data di nascita. Fino alla fine del 2021, anche quando un utente indicava di avere meno di 13 anni, gli veniva chiesto di fornire informazioni personali aggiuntive, incluso un numero di telefono, senza preventivamente ottenere il consenso, e di accettare il contratto di servizio e la politica pubblicitaria di Microsoft, che fino al 2019 includeva una casella che consentiva a Microsoft di inviare messaggi promozionali e condividere i dati degli utenti con gli inserzionisti. Una pratica vietata dalla normativa per la protezione dei minori.

(Foto: Alphaton CC BY 3.0)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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