(Teleborsa) – Si è svolta nel pomeriggio a Palazzo Chigi la cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che aveva all’ordine del giorno la relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano che deve essere presentata in Parlamento. Alla riunione, presieduta dal Ministro per gli affari europei, il Sud, la coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, hanno partecipato diversi ministri. Presente anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Attilio Fontana, il presidente dell’Upi, Michele Pascale e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.
intanto, il governo ha formalizzato la presentazione di un emendamento sui poteri della corte dei Conti al decreto sulla PA. Lo ha annunciato in apertura di seduta Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro della Camera che esamina il decreto con la commissione Affari Costituzionali. La proposta di modifica a firma dell’esecutivo contiene due norme diverse riguardanti i controlli della Corte dei Conti. La prima è una proroga di un anno fino al 30 giugno 2024 del cosiddetto scudo sulle norme riguardanti il danno erariale. La seconda norma invece sottrae il cosiddetto controllo concomitante, cioè in itinere, della Corte dei Conti su tutte le spese dei fondi del Pnrr. Il controllo concomitante è quello, secondo quanto prevede la legge, che può essere chiesto dalle Commissioni parlamentari.
Subito dopo ila cabina di regia, il Ministro Fitto è intervenuto in conferenza stampa chiarendo alcuni punti. “Al momento solo 5 Paesi europei hanno presentato le modifiche del Piano con il “RePower”: questo dà l’idea che non solamente siamo assolutamente nei termini previsti, che sono quelli del 31 agosto, come la commissione europea ha più volte sottolineato quindi. Spesso sento parlare di ritardi ma dovremmo inquadrarli con degli esempi specifici”. “Penso che sia altrettanto importante sottolineare il fatto che la complessità del lavoro della modifica del nostro piano è certamente differente rispetto ad altri Paesi”, ha proseguito Fitto. Anche in materia di governance, ha spiegato, “spesso ascoltiamo critiche sul ritardo presunto di questa governance. Sarebbe opportuno avere degli elementi che obiettivamente non emergono e non ci sono”.
Fitto ha anche allontanato – almeno a livello dialettico – la polemica con la Corte dei Conti. “Non c’è nessuno scontro con la Corte dei conti. Abbiamo massimo rispetto nella Corte dei conti, ma anche il governo chiede un analogo rispetto”, ha detto auspicando collaborazione.
Quanto alla norma sulla proroga allo scudo per il danno erariale del dirigente pubblico “è una norma decisa dal governo Conte, che il governo Draghi ha prorogato e che anche noi abbiamo prorogato. Siamo in linea con i precedenti governi. Non capiamo perché la polemica si fa solo ora. Domani ci confronteremo”.
«Sulla quarta rata è giusto porsi la questione”, dice Fitto spiegando che “ci sono degli obiettivi che possono essere modificati. Ci sono realtà su cui intervenire. Sugli asili nido scavalleremo il 30 giugno, modificando l’obiettivo intermedio, ma centreremo l’obiettivo”, assicura.