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Immobili, cresce mercato non residenziale: i numeri

(Teleborsa) – Settore non residenziale in crescita: nel 2022 sono stati venduti oltre 13mila uffici (+il 7,6% rispetto al 2021), 39mila negozi (+4,7%) e oltre 16mila unità nel settore produttivo, (+6,9%). E’ quanto emerge dal Rapporto immobiliare non residenziale 2023 sugli immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate con la collaborazione dell’Associazione Italiana Leasing (Assilea) e presentato oggi nel corso di un convegno online che rileva che il valore di scambio stimato ammonta complessivamente a 18,2 miliardi di euro, l’8,5% in più rispetto al 2021. I negozi rappresentano oltre un quarto dello stock del settore e il segmento con il più elevato volume di scambio con quasi 39mila transazioni.

Compravendite e quotazioni 2022 – Lo scorso anno nei tre comparti sono state compravendute oltre 68mila unità tra negozi, uffici e capannoni. Il valore di scambio stimato ammonta a 18,2 miliardi di euro (+8,5% sul 2021): l’incremento più significativo si registra per gli uffici (+27,9%) e in particolare nelle macroaree Nord Ovest e Centro. Sempre con riguardo agli uffici l’aumento delle transazioni si registra in tutto il Paese ma risulta più marcata nelle aree del Centro-Nord (tra il +6,6% del Nord Est e il +11,6% del Centro) mentre il Sud (+1,0%) e le Isole (+2,8%) mantengono una sostanziale stabilità. Per quanto riguarda, invece, i negozi, più del 30% delle compravendite nazionali si concentra nel Nord Ovest, mentre i tassi di variazione più significativi si sono registrati nelle Isole (+9,4% rispetto al 2021) e al Sud (+8,1%). A livello nazionale la quotazione media annuale degli uffici è circa 1.330 euro al metro quadro; quella dei negozi a 1.420 euro al metro quadro. Per gli immobili del settore produttivo, invece, si attesta intorno ai 450 euro al metro quadro

Focus su leasing immobiliare – Nel 2022 sono stati stipulati 3.105 contratti di leasing immobiliare per un valore di 2,8 miliardi di euro. Dopo l’incremento registrato nel 2021 (+9%), il mercato nel 2022 ha riportato complessivamente una lieve flessione (-3,4%) dovuta alla congiuntura internazionale non favorevole agli investimenti, ma con segnali positivi per gli immobili da costruire (+5,6%), per il comparto industriale (+0,8%) e per alcune aree geografiche come il Centro Italia (+12%) e il Nord-Est (+1,3%).


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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