(Teleborsa) – AGSM AIM, multiutility di Verona e Vicenza, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 3,3 miliardi di euro, in crescita del 74% rispetto al 2021 principalmente per effetto dell’incremento dei prezzi delle commodities. L’EBITDA è pari a 185,4 milioni di euro, in crescita del 6%, con l’apporto principale che proviene dalla Generazione di energia (divisione Power e Calore, con 75 milioni di euro di contributo) e dalle Reti (48,6 milioni di euro di contributo).
L’utile netto consolidato è pari a 49,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 57,1 milioni di euro dello scorso anno, a causa dell’effetto di maggiori accantonamenti (10 milioni di euro), maggiori oneri finanziari e maggiori imposte (7 milioni di euro). La società sottolinea che hanno impattato soprattutto gli interventi normativi tra cui il Decreto Sostegni Ter, il Contributo di Solidarietà a carico delle imprese del settore energetico e il Credito di imposta connesso ai consumi di energia e gas relativo.
Gli investimenti sono stati pari a 101 milioni di euro, rispetto agli 84 milioni di euro nel 2021 (+20,2%).
La Posizione Finanziaria Netta nel 2022 è pari a 633 milioni di euro, rispetto ai 402 del 2021, per effetto sia delle maggiori necessità di capitale circolante dovute ai repentini incrementi dei prezzi di energia elettrica e gas sia del rialzo dei tassi di interesse nella seconda parte dell’esercizio.