(Teleborsa) – Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che un default degli Stati Uniti “non è un’opzione”. Il presidente Usa ha parlato dopo un incontro sulla questione con i leader del Congresso. Al momento Democratici e repubblicani non riescono a mettersi d’accordo sull’innalzamento del tetto del debito Usa: una manovra legislativa essenziale affinché la più grande economia mondiale possa continuare a pagare i suoi conti, i suoi funzionari e i suoi creditori. Anche l’incontro di ieri si è concluso senza alcuna svolta ma i due partiti hanno accettato di incontrarsi di nuovo questa settimana.
Nel frattempo Biden ha affermato che sta “considerando” il ricorso al 14mo emendamento come mezzo per aggirare lo stallo sul tetto, ma ritiene che “sarebbe contestato legalmente” e “nel frattempo senza un’estensione della scadenza del tetto tutto finirebbe nello stesso punto”. Il presidente americano ha detto che comunque che esaminerà l’opzione nei prossimi mesi. Parlando alla Casa Bianca, Biden ha descritto i colloqui di ieri come “produttivi” anche se lo speaker della Camera e rappresentante del partito Repubblicano, Kevin McCarthy ha dichiarato dopo la riunione nello Studio Ovale che “non ha visto alcun nuovo movimento” per risolvere lo stallo.
Il presidente Biden ha affermato inoltre che è “possibile” che il suo tour in Asia programmato per la fine del mese potrebbe essere annullato se entro tale data non sarà raggiunto un accordo sul tetto. In questo caso “non me ne andrei, resterei finché non si risolverà la cosa”. Il tempo a disposizione infatti è poco e il 1 giugno si avvicina. Se entro questa data il Congresso non accetterà di aumentare il tetto del debito arriverebbe il default con un impatto economico di vasta portata in patria e nel mondo.
I repubblicani sono arrivati alla Casa Bianca sperando di negoziare tagli radicali alla spesa federale in cambio dell’ok a nuovi prestiti per evitare il default. Biden, d’altra parte, ha rafforzato la sua opposizione a consentire che la piena fiducia e il credito del Paese siano tenuti “in ostaggio” dai negoziati, affermando al contempo la sua disponibilità a tenere colloqui sul bilancio solo dopo che il default non sarà più una minaccia. “Ho detto ai leader del Congresso che sono pronto ad iniziare una discussione separata sul mio budget, sulle priorità di spesa, ma non sotto la minaccia del default”, ha chiarito Biden.
Il mese scorso, i repubblicani hanno approvato alla Camera un disegno di legge che prevede un taglio radicale alla spesa come un’offerta di apertura nei negoziati. Ma quella legislazione non ha alcuna possibilità al Senato Democratico e la Casa Bianca ha minacciato di porre il veto. I repubblicani sperano che il disegno di legge raggiunga $ 4,5 trilioni di risparmi sul deficit attraverso tagli alla spesa, eliminando le agevolazioni fiscali per gli investimenti in energia pulita e invertendo i piani di Biden per ridurre gli oneri del debito dei prestiti studenteschi. Riferendosi al disegno di legge della Camera, McCarthy ha dichiarato: “Entrambi abbiamo affermato che il default non è un’opzione, ma solo uno di noi ha agito”.