(Teleborsa) – All’Eurogruppo sarà chiesto all’Italia che cosa intenda fare sulla ratifica del MES: “E’ una domanda che porremo al ministro italiano“, lo ha detto un funzionario europeo in vista dell’incontro informale dei ministri delle Finanze dell’Eurozona venerdì a Stoccolma. “Ora più che mai è cruciale assicurare la potenza di fuoco delle nostre istituzioni”, ha detto riferendosi al Mes.
“La mancata ratifica – ha sottolineato – sta in qualche modo bloccando” anche ulteriori riforme. “E’ impossibile discutere di altre misure che potrebbero essere utili” “se non abbiamo messo in atto un accordo precedente. Sta avendo un effetto raggelante sulle discussioni”.
Pochi giorni fa a spingere l’Italia verso la ratifica era stato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. “In caso di fallimenti delle banche non devono essere i cittadini a pagare ma attraversi reti di sicurezza finanziate dall’industria”, “così come dovranno essere protetti i depositi”, ha detto Dombrovskis. Che ha anche lanciato un chiaro richiamo alla procedura di riforma del MES , definendolo “uno degli elementi importanti come backstop al fondo di risoluzione unico” delle banche. “Più lungo è il processo e più a lungo dovremo attendere il paracadute”, ha spiegato spingendo di fatto il nostro Paese verso la ratifica.
Nei giorni scorsi, infatti, a poche settimane dalle crisi prima della Silicon Valley Bank e subito dopo di Credit Suisse, la Commissione Ue è corsa ai ripari rivedendo le regole sulle crisi bancarie con un focus, in particolare, sugli istituti medio-piccoli. Obiettivo dichiarato delle nuove misure – che puntano a preservare la stabilità finanziaria per evitare il rischio contagi – è quello di scongiurare salvataggi a carico dei conti pubblici.